Il Signore è veramente risorto
Luca 24:34
Il Signore è veramente risorto! Questo è l’esclamazione dei discepoli di Gesù nella prima Pasqua.
Questo veramente significa e –dice a noi oggi– varie cose.
Quel veramente parla allora anche allo scetticismo di molti moderni. Lo sappiamo dalle statistiche e lo so anche per esperienza pastorale, anche molti delle cristiane e dei cristiani la negano o ne dubitano fortemente.
Ciò è legato alle volte a domande o affermazioni temerarie: “in che modo sarebbe possibile?”, “non si può immaginare e dunque non è vera” oppure “non è vero, perché sarebbe troppo bello”, “tutti vivranno, ma poi di che e di come…” e via dicendo: come se noi fossimo a livello di Dio e potessimo disquisire su come Egli possa o non possa fare.
Chiaro è colpa anche di alcuni cristiani, che come nel Medioevo hanno inventato descrizioni dell’inferno e del paradiso o stabilito che esistesse un purgatorio, da farci dubitare non solo delle loro elaborazioni, ma anche della resurrezione stessa. Ma allontaniamoci da fantasiose descrizioni e ritorniamo all’annuncio sbigottito dei discepoli: Egli è veramente risorto! Gesù Cristo ha voluto mostrarsi loro risorto, proprio perché la nostra fede avesse come base la testimonianza oculare. Sapeva infatti quanto sarebbe stato difficile affidarsi alla resurrezione per vivere.
A noi giunge dunque l’annuncio dei testimoni del risorto, di coloro che l’hanno visto, che ci dice che la morte –che sembra sempre vincere in questo mondo– è invece sconfitta! E che noi risorgeremo come persone autentiche, individuali, in una nuova inimmaginabile società umana. Questo è il domani di Dio per noi, che illumina la nostra esistenza oggi. Buona Pasqua.