Pentecoste

A Pentecoste, che ricorre 50 giorni dopo la Pasqua, si ricorda la discesa dello Spirito santo sui discepoli di Gesù Cristo.

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L’avvenimento rappresenta la nascita della Chiesa, in quanto anche dopo aver visto il Risorto, i discepoli avevano paura e difficoltà ad annunciare l’evangelo. Servirà proprio lo Spirito santo a renderli annunciatori, la cui lode a Dio andrà oltre le barriere linguistiche.

Pentecoste mi riguarda

La Pentecoste era ed in parte è una “festa grande” in Bregaglia e nell’Europa del Nord, come il Natale e la Pasqua. Quella della festa grande, è qualcosa per sottolineare oltre al significato religioso, anche l’importanza che ha per la vita delle persone.

Per capirlo leggiamo alcuni versetti di Atti 2:

1 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo.

4 Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi.

12 Tutti stupivano ed erano perplessi chiedendosi l’uno all’altro: “Che cosa significa questo?”

16 ma questo è quanto fu annunziato per mezzo del profeta Gioele

36 Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso

Festa della “democrazia”

Lo Spirito è sparso su tutti, non è più -anzi non è mai stato- una prerogativa dei re, di una casta di sacerdoti, e ora neanche più di un popolo.

In questo senso è la festa della democrazia e del pluralismo. Si noti infatti anche l’elenco dei popoli. Il cristianesimo, infatti, non è una prerogativa europea.

una guida nella vita

Nel ciclo delle feste cristiane abbiamo: il Natale, cioè Dio si occupa di noi, la Pasqua, cioè Dio ci salva, l’Ascensione Gesù Cristo regna, e Pentecoste lo Spirito è la nostra guida.

E’ la festa della guida del Signore nella vita di ogni giorno.