Religione e nonviolenza

Qui di seguito si trova copia delle slide della mia presentazione al Punto di Vicosoprano del 28 gennaio, 25 febbraio e 7 aprile 2016

# Introduzione 1/2
Queste serate nascono come seguito di quelle su religione e violenza dello scorso anno.
Avevamo fatto:
> – Una storia della nascita dello Stato di Israele e dei problemi nel vicino Oriente > – Una storia dell’Islam e del rapporto con la modernità> – Una analisi dei testi di base che si prestavano ad interpretazione violente
# Introduzione 2/2
Le tesi portate:
> – Religione e violenza sono collegate in quanto attività umane> – Effettivamente c’è un aspetto religioso nella violenza> – La religione è attività *sensibile*

# Nonviolenza 1/4
Se ci sono aspetti di violenza che nascono dalle religioni, ci sono anche aspetti di pacifismo e nonviolenza
. . .
Prima di procedere vediamo:
## per una definizione
> l’opposto della violenza, non è solo accettazione> la parola non esiste in italiano, infatti *nonviolenza* è scritto tutto attaccato…> nonviolenza concetto precisato in tempi moderni> resistenza nonviolenta, disobbedienza civile o azioni attive nonviolente sono quasi sinonimi

# Nonviolenza 2/4
Osservazioni
> la nonviolenza è interventista non come spesso il pacifismo> nonviolenza e servizio civile> nonviolenza non come strategia, ma come convinzione interiore

# Nonviolenza 3/4
Origine:
> il termine viene dal sanscrito *ahimsà* “assenza del desiderio di uccidere, ferire o danneggiare in alcun modo qualunque essere vivente”> precetto dell’Induismo, del Giainismo e del Buddhismo fin da  testi del IX secolo a.C. Dunque ha una matrice religiosa.
# Nonviolenza 4/4
Definizione del professor Gene Sharp:
> L’azione nonviolenta è una tecnica con cui le persone che rifiutano la passività e la sottomissione, e vedono la lotta come essenziale, possono vincere il conflitto senza violenza. L’azione nonviolenta non è un tentativo di evitare o ignorare conflitto. È una risposta al problema di come agire efficacemente in politica, in particolar modo come esercitare il potere efficacemente. (Gene Sharp, The Politics of Nonviolent Action)
# Cristianesimo
Saremmo anacronistici se adottassimo queste definizioni per il passato, ma c’è una storia di gruppi religiosi all’origine di queste definizioni. Gruppi anche cristiani.
. . .
Inoltre ci interessano anche le posizioni contrarie alla violenza e alla guerra anche se non strettamente nonviolente.
. . .
Il cristianesimo nasce come religione non violenta
# Gesù 1/2
È molto chiaro che Gesù fu nonviolento.
> Voi avete udito che fu detto: “Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano (Matteo 5:43-4)
# Gesù 2/2
Ad esempio di fronte a Pilato:
> Gesù rispose: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perché io non fossi dato nelle mani dei Giudei; ma ora il mio regno non è di qui». (Giovanni 18:36)

# Primi cristiani
\colbegin     \column{.5\textwidth}![](catacombe-buon-pastore.jpg)    \column{.5\textwidth}    Riguardo al magistrato e al soldato: nonuccideranno in alcun caso, anche se ne ricevono l’ordine.Non pronuncino parole malvagie. *(Canone 13 attribuito ad Ippolito c.a 200)*
\colend
# Ateismo politico?
Motivo di persecuzione furono:
> il rifiuto della violenza di militari divenuti cristiani> la non adorazione dell’imperatore, che si configura come religione di Stato
. . .
Però c’è anche una valutazione in positivo della magistratura:
> Il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male. (Romani 13:4)

# Costantino\colbegin     \column{.5\textwidth}![](costantino.jpg)    \column{.5\textwidth}
Con la scelta di Costantino del cristianesimo come religione privilegiata dell’Impero, si ha un cambiamento sostanziale.
> Il Concilio di Nicea del 325 è indetto da Costantino come «vescovo degli affari esterni», per dare una uniformità al cristianesimo.> Da quel momento gli eretici vengono perseguitati \colend

# Teodosio\colbegin     \column{.5\textwidth}![Teodosio](teodosio.jpg)    \column{.5\textwidth}
> i vescovi vengono progressivamente inglobati nell’amministrazione civile con l’assegnazione di funzioni pubbliche, politiche e giudiziarie> Teodosio nel 380 con l’editto di Tessalonica rende il Credo niceno la religione unica e *obbligatoria* dello Stato, con le persecuzioni che ne conseguono
\colend
# Eredità costantiniana
> La tradizione costantiniana ha permesso una sorta di rilettura profonda di alcuni elementi centrali del patrimonio cristiano, che ha consentito di supportare ideologicamente e teologicamente le crociate, intese come pellegrinaggi armati che divenivano vere e proprie guerre combattute dal ‘popolo cristiano’ in quanto le si riteneva volute, benedette e condotte da Dio stesso: *Deo auctore*. *(da Enciclopedia Treccani)*
# Valdesi 1/3\colbegin \column{.5\textwidth}![](rogo-eretico.jpg) \column{.5\textwidth}
Nascono molti movimenti definiti man mano eretici, in contrasto con il sempre maggiore potere della chiesa di Roma.
Fra questi i valdesi, che condividono con altri gli ideali di povertà. Che quindi sono anche contro il potere e la violenza ad esso collegata.
\colend

# Valdesi 2/3\colbegin \column{.5\textwidth}![](valdo-worms.jpg) \column{.5\textwidth}
I tratti distintivi del valdismo delle origini sono sei:
> 1. il carattere laicale del movimento> 2. la traduzione in volgare e diffusione fra il popolo della Bibbia e il suo intenso studio comunitario> 3.  l’evangelizzazione del popolo con la predicazione itinerante come Gesù e gli apostoli
\colend
# Valdesi 3/3\colbegin \column{.5\textwidth}![](cena-valdese-naumburg.jpg) \column{.5\textwidth}
> 4.  la povertà dei predicatori> 5.  la critica del regime «costantiniano» della Chiesa> 6.  la vita cristiana modellata sul Sermone sul Monte, quindi rifiuto del giuramento, con tutte le sue implicazioni politiche e sociali e scelta di nonviolenza, con rifiuto della pena di morte, della guerra, delle crociate
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# Francesco d’Assisi 1/3
\colbegin     \column{.5\textwidth}![](francesco-giotto.jpg)    \column{.5\textwidth}    La *strategia* di Francesco è la liberazione dal dispositivoviolento attraverso la bontà.
La vita evangelica è per Francesco «andare per ilmondo», come pellegrino e ospite della gente, senza alcunastabilità.
\colend
# Francesco d’Assisi 2/3
> Quando madonna Povertà chiese ai frati dove abitassero, essila portarono su un’alta montagna. Con un gesto largo gli mostraronoil mondo e dissero: «Signora, questo è il nostro convento!».
> Poiché il mondo è grande, c’è posto per tutti, e per l’itinerario diciascuno nell’osservanza del Vangelo.

# Francesco d’Assisi 3/3
\colbegin     \column{.5\textwidth}![](francesco-e-sultano.jpg)    \column{.5\textwidth}
Uno dei più straordinari gesti di pace nella storia del dialogo tra Islam e Cristianesimo, è rappresentato dall’incontro tra Francesco d’Assisi e il Sultano di Egitto al-Malik al-Kamil.
Quello storico colloquio, avvenuto a Damietta, a pochi chilometri di distanza dal Cairo nel 1219 ha avuto varie interpretazioni antiche che lo rendono oggetto di discussione.
\colend
# Federico II
Si ricordi anche il comportamento di Federico II che dopo anni di buoni rapporti diplomatici risolse con lo stesso al-Malik al-Kamil la sesta crociata con un accordo di pace (1228) …
. . .
… mentre il Papa ne organizzava una contro di lui, anche a motivo di quell’accordo.

#Quaccheri 1/2\colbegin     \column{.5\textwidth}![](quaccheri.jpg)    \column{.5\textwidth}    Per la *Società degli amici* fondata da George Fox (1624-1691) di famiglia puritana, la chiesa non si sovrappone né si oppone allo Stato, ma non gli permette di violare la coscienza religiosa e morale.
. . .
Avversione assoluta:
> al servizio militare e rifiuto di prestarlo> al giuramento e obbligo della sincerità in qualsiasi circostanza
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# Quaccheri 2/2\colbegin     \column{.5\textwidth}![](penn-e-indiani.jpg)    \column{.5\textwidth}
La fondazione dello stato della Pennsylvania (1681), dal quacchero William Penn che riconosce diritti a tutte le fedi o credenze, e separazione fra Stato e religione.
\colend

# John Locke 1/2\colbegin     \column{.5\textwidth}![](john-locke-by-greenhill.jpg)    \column{.5\textwidth}
John Locke (1632-1704) filosofo e medico britannico, è considerato il padre del liberalismo classico.
Esiliato in Olanda, calvinista arminiano, dalla riflessione sulle persecuzioni e le sanguinose guerre in Inghilterra di religione giunge ad una formulazione brillante della separazione fra Stato e Chies**e** e sulla tolleranza.
\colend
# John Locke 2/2
Lettera sulla tolleranza
> Dico che è una società libera e volontaria: nessuno è nato membro di una chiesa; altrimenti la religione dei genitori passerebbe ai figli per diritto d’eredità come i loro beni temporali, e ognuno possiederebbe la propria religione in base allo stesso diritto di proprietà in base al quale possiede le proprie terre; e niente si può immaginare di più assurdo di questo.
> il potere civile è lo stesso ovunque e la religione di ogni principe è ortodossa a se stessa.

# Lev Tolstoj 1/3\colbegin     \column{.5\textwidth}![](tolstoj.jpg)    \column{.5\textwidth}
Tolstoj fu illuminato dal Sermone sul monte.
> Beati i mansueti, perché erediteranno la terra. … Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio. (da Matteo 5)
Per le sue idee pacifiste fu inviso agli zar e dalla chiesa ortodossa. Avrà anche relazione con i quaccheri.
\colend
# Lev Tolstoj 2/3
> La storia dell’umanità è piena di prove che la violenza fisica non contribuisce al rialzamento morale e che le cattive inclinazioni dell’uomo non possono essere corrette che dall’amore; che il male non può sparire che per mezzo del bene; che non si deve fare assegnamento sulla forza del proprio braccio per difendersi dal male; che la vera forza dell’uomo è nella bontà, la pazienza e la carità; che solo i pacifici erediteranno la terra e che coloro i quali di spada avran ferito di spada periranno.
# Lev Tolstoj 3/3
> Perciò, tanto per garantire più sicuramente la vita, la proprietà, la libertà e la felicità degli uomini, quanto per eseguire la volontà di Colui che è il Re dei re ed il Signore dei signori, noi accettiamo di tutto cuore il principio fondamentale della *non-resistenza al male per mezzo del male*, perché crediamo fermamente che questo principio, il quale risponde a tutte le circostanze possibili della nostra esistenza e nello stesso tempo esprime la volontà di Dio, deve finalmente trionfare. (da *Il regno di Dio è dentro di noi* cap. I, pp. 7-8 del 1893)
# Gandhi e Tolstoj 1/2
> Quarant’anni fa, mentre attraversavo una grave crisi di scetticismo e dubbio, incappai nel libro di Tolstoj *Il regno di Dio è dentro di noi*, e ne fui profondamente colpito. A quel tempo credevo nella violenza. La lettura del libro mi guarì dallo scetticismo e fece di me un fermo credente nell’ahimsà. Quello che più mi ha attratto nella vita di Tolstoj è il fatto che egli ha praticato quello che predicava e non ha considerato nessun prezzo troppo alto per la ricerca della verità. Fu l’uomo più veritiero della sua epoca. La sua vita fu una lotta costante, una serie ininterrotta di sforzi per cercare la verità e metterla in pratica quando l’aveva trovata.
# Gandhi e Tolstoj 2/2
> Fu il più grande apostolo della non-violenza che l’epoca attuale abbia dato. Nessuno in Occidente, prima o dopo di lui, ha parlato e scritto della non-violenza così ampiamente e insistentemente, e con tanta penetrazione e intuito.
> La vera ahimsa dovrebbe significare libertà assoluta dalla cattiva volontà, dall’ira, dall’odio, e un sovrabbondante amore per tutto. La vita di Tolstoj, con il suo amore grande come l’oceano, dovrebbe servire da faro e da inesauribile fonte di ispirazione, per inculcare in noi questo vero e più alto tipo di ahimsà.

# Seconda serata
**Religioni e nonviolenza Seconda serata 25 febbraio 2016**
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Breve riassunto della parte precedente
> Una definizione di nonviolenza> Esempi di nonviolenza nel cristianesimo> L’idea di tolleranza> Lev Tolstoj e la sua influenza su Gandhi
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**Stasera il Novecento!**

# La Prima guerra mondiale 1/2\colbegin     \column{.5\textwidth}![](jean-jaures1904.jpg)    \column{.5\textwidth}
> Pacifisti: alcuni socialisti, alcuni atei e alcuni credenti> Jean Jaurès assassinato il 31 luglio 1914> Bertrand Russell e Albert Einstein
\colend
<!–Pacifista impegnato, che desiderava prevenire con mezzi diplomatici quella che sarebbe diventata la prima guerra mondiale, Jaurès cercò di creare un movimento pacifista comune tra Francia e Germania, che facesse pressione sui rispettivi governi tramite lo strumento dello sciopero generale. Jean Jaurès fu assassinato in un caffè di Parigi da Raoul Villain (un giovane nazionalista francese che voleva la guerra con la Germania) il 31 luglio 1914, un giorno prima della mobilitazione che diede il via alla guerra. Dieci anni dopo il suo assassinio, i resti di Jean Jaurès furono traslati al Panthéon di Parigi.–>

# La Prima guerra mondiale 2/2\colbegin     \column{.5\textwidth}![](fucilazione-gesu.jpg)    \column{.5\textwidth}
> Benedetto XV: “inutile strage” e “suicidio dell’Europa civile”> Quaccheri, Mennoniti, Avventisti del Settimo Giorno, Testimoni di Geova> Uno shock intellettuale: Karl Barth> Truog!
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# Natale 1914\colbegin     \column{.5\textwidth}![](natale1914.jpg)    \column{.5\textwidth}
> Pace al fronte nel primo Natale di guerra> Non un singolo episodio> Una nonviolenza “istintiva”
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# Interventisti pentiti
Se invece di dirci che ci sono guerre giuste e guerre ingiuste i nostri teologi ci avessero insegnato che non si deve ammazzare per nessuna ragione, che la strage è inutile sempre, e ci avessero formati ad un’opposizione cristiana chiara, precisa ed audace, invece di partire per il fronte saremmo discesi sulle piazze. E noi, in buona fede, abbiamo creduto che bisognava finirla una buona volta coi prepotenti di ogni risma, e siamo partiti come per una crociata. Perché a noi non importava né Trento né Trieste, né questa né quella revisione di confini; a noi importava fare il punto, chiudere una sedicente civiltà cristiana e preparare una svolta umana della storia. (don Primo Mazzolari 1952)

# La grande illusione
\colbegin     \column{.5\textwidth}![](palazzo-nazioni-ginevra.jpg)    \column{.5\textwidth}
> La Società delle Nazioni fu un frutto di pace della I guerra mondiale> Protagonista ne fu il presidente americano Woodrow Wilson (Nobel per la Pace del 1919) > Limiti della Società delle Nazioni si evidenziarono subito
\colend
# Einstein
\colbegin     \column{.5\textwidth}![](einstein.jpg)    \column{.5\textwidth}
Nel 1913 si rifiutò di firmare il manifesto a favore della guerra che gli veniva proposto da un buon numero di scienziati tedeschi.
Egli tenne da allora conferenze sulla pace e poi contro il nazismo. Fu religioso in senso deista.
\colend
# Gandhi 1/3\colbegin     \column{.5\textwidth}![](gandhi.jpg)    \column{.5\textwidth}Gandhi (Mohandas Karamchand Gandhi detto il Mahatma)  (1869-1948), avvocato e politico che porta ll’indipendenza dell’India dall’Inghilterra con il metodo della nonviolenza.
> Usa e affina idee della religione induista e buddista,> ma anche cristiane.> Inizio nonviolento in Sudafrica (1893-1915)
\colend
# Gandhi 2/3\colbegin     \column{.5\textwidth}![](marcia-del-sale1930.jpg)    \column{.5\textwidth}
Metodi di lotta nonviolenta
> Marcia del sale> Boicottaggio nonviolento (no tessuti, titoli di Stato… britannici)> Cortei e manifestazioni pacifiche> Digiuni
\colend
# Gandhi 3/3
> « Non ho nulla di nuovo da insegnare al mondo. La verità e la nonviolenza sono antiche come le montagne.»
. . .
> Fu a favore dei *Dalit*> Ebbe successi e insuccessi > 1947 Indipendenza dell’India, la più grande democrazia del mondo> 1948 Viene assassinato

# Einstein su Gandhi 1/2
> Credo che le idee di Gandhi siano state, tra quelle di tutti gli uomini politici del nostro tempo, le più illuminate. Noi dovremmo sforzarci di agire secondo il suo insegnamento, rifiutando la violenza e lo scontro per promuovere la nostra causa, e non partecipando a ciò che la nostra coscienza ritiene ingiusto.
# Einstein  su Gandhi 2/2
> Le future generazioni difficilmente potranno credere che qualcuno come lui sia stato sulla terra in carne e ossa.
> Gandhi, il più grande genio politico del nostro tempo, ci ha indicato la strada da percorrere. Egli ci ha mostrato di quali sacrifici l’uomo sia capace una volta che abbia scoperto il cammino giusto.
# Valutazione negativa di Gandhi 1/3
> Insomma, religiosamente, Gandhi appare come una sfinge a chi non conosce lamentalità induista, la quale è essenzialmente compenetrata di indifferentismoreligioso.L’induismo tende ad assorbire in sé tutte le religioni; da tutte, come direbbesivolgarmente, tira l’acqua al suo mulino.
# Valutazione negativa di Gandhi 2/3
> Quanto al modo di cercare la verità e attuare in particolare l’ideale di giustizia, egliadopera il metodo induista, più che di sincretismo, di assorbimento personale esoggettivo, nel quale l’Ahimsa, o non violenza giainista, e gli elementi cristiani delSermone del Monte diventano il Satyagraha, ch’è un miscuglio di mitezza verbale conla violenza reale.
# Valutazione negativa di Gandhi 3/3
> La quale violenza reale è manifesta di fatto nell’attuazionedemagogica. Il Satyagraha è solo nominalmente forza dell’anima o della verità,realmente è demagogismo. Per vederlo basta fare la comparazione tra il Satyagraha ela forza della verità del Sermone del Monte e della fratellanza cristiana promulgata daCristo. Questa, dall’interno mutando gli animi, riesce ad abolire la schiavitù senzarivoluzioni né disordini; invece il Satyagraha, organizzato in boicottaggio,disobbedienza civile, ed altri siffatti mezzi propri del demagogismo, porta aldisordine ed alla distruzione. (da La Civiltà Cattolica del 1932)

# La Seconda guerra mondiale

I limiti del pacifismo verso un’ideologia totalitaria?

# Bonhoeffer 1/3
\colbegin     \column{.5\textwidth}![](bonhoeffer.jpg)    \column{.5\textwidth}
> Dietrich Bonhoeffer pastore e teologo luterano> da subito lucidamente contro il nazismo> studia e ammira Gandhi> vede da subito cruciale la “questione ebraica”> sostiene la resistenza nonviolenta della chiesa confessante
\colend
# Bonhoeffer 2/3
\colbegin     \column{.5\textwidth}![](bonhoeffer-cella.jpg)    \column{.5\textwidth}
**Bonhoeffer un contro-esempio?**
Pur convinto cristiano e contro la violenza arriva a partecipare attivamente alla struttura segreta che cercherà senza successo di assassinare Hitler.
\colend

# Bonhoeffer 3/3
> Quando un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo, se mi trovo in quel posto, saltare e afferrare il conducente al suo volante.
> Chi parla di soccombere eroicamente davanti ad una inevitabile sconfitta fa in realtà un discorso molto poco eroico, perché non osa levare lo sguardo al futuro. Per chi è responsabile la domanda ultima non è come me la cavo eroicamente in quest’affare, ma quale potrà essere la vita della generazione che viene. (da “Dieci anni dopo” 1942)

# Martin Luther King 1/2
\colbegin     \column{.5\textwidth}![](mlk.jpg)    \column{.5\textwidth}
Pastore evangelico battista, diviene attivista per i diritti civili dei neri americani, sempre con assoluto metodo nonviolento.
> Giunsi a sentire che questo era l’unico metodo, moralmente e praticamente valido, a disposizione delle persone oppresse nella loro lotta per la libertà.
\colend
# Martin Luther King 2/2
> Al cuore della nonviolenza c’è il principio dell’amore. L’amore è l’unica forza che può essere data o ricevuta in modi “estremi” senza che siano in alcun modo danneggiati né chi dà né chi riceve.
> L’alternativa alla violenza è il metodo della resistenza nonviolenta. Questo metodo non è nulla di più né nulla di meno che il messaggio cristiano in azione. Mi sembra che sia questo il modo cristiano di risolvere i problemi dei rapporti umani.
# Critiche alla nonviolenza
Gandhi e Martin Luther King avrebbe approfittato del fatto che si presentavano preferibili ad altri gruppi violenti.
> Nel caso del Movimento per i diritti civili americano, infatti, la violenza è parte integrante dell’azione pacifista, il propellente che le dà forza. Nell‘agone ci sono anche leader e movimenti che non rifiutano la violenza, anzi, come la Nation of Islam di Malcolm X e le Black Panthers di Rap Brown. Che non violenti come Martin Luther King usano come violenza allo stato potenziale per accreditarsi in qualità di interlocutori. (linkiesta.it 11 Ottobre 2015)

# Nelson Mandela 1/2
Cristiano evangelico metodista inizia ad opporsi all’apartheid con metodi non violenti
> dopo una pacata e ponderata valutazione della situazione politica che scaturiva da anni di tirannia … e dalla consapevolezza che la “violenza” senza una guida responsabile sarebbe esplosa in “atti di terrorismo”…
decide di fondare una vera e propria struttura militare

# Nelson Mandela 2/2\colbegin     \column{.5\textwidth}![](nelson-mandela.png)    \column{.5\textwidth}

Una volta uscito vittorioso dal carcere dopo 28 anni di prigione però inaugurò il programma: “Riconciliazione e unità” con la collaborazione dell’arcivescovo anglicano Desmond Tutu.
> Per essere liberi non basta rompere le catene, ma vivere in un modo che rispetti e accresca la libertà degli altri. (1994)
\colend

# Terza serata
**Religioni e nonviolenza. Terza serata 7 aprile 2016**
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Breve riassunto delle due serate precedenti
> Una definizione di nonviolenza> Esempi di nonviolenza nel cristianesimo> L’idea di tolleranza> il Novecento, con la Prima Guerra Mondiale> Gandhi e la nonviolenza moderna> Bonhoeffer come controesempio?
. . .
Stasera altre religioni, altre iniziative e uno sguardo alle prospettive odierne…

# Elementi di nonviolenza nelle religioni
Tutte le religioni hanno elementi di nonviolenza e danno valore alla pace.
# GiainismoFin dalle origini: 3500 a. C. nonviolenza e vegetarianismo.
Legata all’ascetismo.
Ha influenzato le altre religioni orientali.
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Con Gandhi c’è anche l’aspetto politico e sociale, oltre quello individuale.
# Buddismo
Il principio della nonviolenza ne è uno dei cardini.
(Non sempre però i buddisti sono nonviolenti.
A volte tecniche di meditazione sono state usate in eserciti di paesi a tradizione buddista per meglio combattere.)

# Induismo
Nel Veda tutto (esseri viventi o inanimati) è prodotto e pervaso da un unico potere divino. E da questo deriva un rispetto in generale.
. . .
“Ahimsa” Antitodo positivo alla violenza, concetto religioso, filosofico ed etico.
# Religioni cinesi
\colbegin     \column{.5\textwidth}![](mozi.jpg)    \column{.5\textwidth}
Mozi (latinizzato in Micius 479 a.C. – 376 a.C.) è stato un filosofo / religioso cinese. Che scrisse il primo trattato sistematico contro l’uso della guerra.
. . .
Nella Cina meridionale le “Feste dei templi” sono momento collaborativo fra comunità e rappresentazione simbolica e inoffensiva dei conflitti.
\colend

# Islam e nonviolenza 1/3
Non ci sono solo interpretazioni violente, molto minoritarie quelle fanatiche.
Fra l’altro c’è sempre l’idea di moderazione verso i nemici e la teoria della guerra giusta.
# Islam e nonviolenza 2/3
C’è anche la nonviolenza che parte dalla Jahad maggiore (spirituale) e dalla non-abrogazione dei detti pacifici del Profeta.
# Islam e nonviolenza 3/3
**Sufismo**Una corrente nel mondo mussulmano molto particolare con ascetismo e un tipo di monachesimo.
Contrari alla scuola wahhabita (per i quali sono pagani e nemici dell’Islam mussulmani con altre interpretazioni).
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*”La conoscenza di Dio non si può ottenere cercandola; tuttavia solo coloro che la cercano la trovano.”*Bayazid al-Bistami

# Ideale di pace
Proprio come conseguenza dell’azione di Gandhi e di altri nonviolenti e anche d’altra parte delle esplosioni di violenze in nome di Dio è sorto un’ideale di pace che unisca le religioni e ne faccia promotrici della pace.
. . .
Fra le varie organizzazioni la WCRP, Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace, è il più grande organismo mondiale che raduna leader e organizzazioni delle diverse religioni.  Istituita nel 1970, ora “Religions for Peace”.
# 10 tesi 1/2
10 tesi per la convivenza nella società multireligiosa(delle chiese del Canton Berna)
> 1. Ogni religione ha molteplici sfaccettature.> 2. Le religioni cambiano.> 3. Le religioni devono agevolare l’integrazione.> 4. Le persone non possono essere ridotte alla propria religione.> 5. Gli appartenenti ad una religione non devono essere discriminati.
# 10 tesi 2/2
> 6. L’estremismo religioso è inaccettabile.> 7. I diritti umani vanno rispettati.> 8. Le convinzioni religiose vanno accolte con rispetto.> 9. Gli incontri religiosi richiedono apertura.> 10. Il dialogo interreligioso arricchisce.

# I presa di posizione 1/2Dopo gli attacchi terroristici del novembre a Parigi, due organizzazione islamiche ticinesi hanno scritto comunicati stampa.
> La Comunità islamica del Canton Ticino ci tiene a condannare duramente gli attacchi terroristici accaduti la notte del 13 novembre a Parigi. Ci teniamo a dare la nostra completa solidarietà alle vittime e presentare le nostre più sentite condoglianze alle loro famiglie.
# I presa di posizione 2/2
> Nulla può giustificare questi ignobili atti. Ci rifiutiamo di cedere al sentimento di paura malgrado il carattere inedito di questa tragedia.
> Questi attacchi devono contrariamente rinforzare la nostra determinazione a convivere. Di fronte a questa dura prova dobbiamo restare uniti. Questa non può che essere la migliore risposta che possiamo apportare ai tentativi di divisione. (15 novembre 2015)
# II presa di posizione 1/3
>Noi, La Lega dei musulmani in Ticino, condanniamo fermamente e senza esitazione la tragedia di Parigi, un atto veramente scioccante, la cui follia noi rigettiamo, sperando che le sue conseguenze non ricadano sui musulmani che vivono in Europa e sull’immagine stessa dell’Islam. (…)
# II presa di posizione 2/3
> Davanti a questi avvenimenti, non possiamo che confermare l’opinione di diversi esperti che vedono questi eventi come frutto di una politica d’integrazione sbagliata, che ha prodotto solo crisi d’identità e vuoti interiori nelle nuove generazioni, non solo musulmane.
> Questo vuoto viene irrimediabilmente colmato da vandalismo o radicalizzazione, ma ciò non ha nulla a che fare con la religione islamica. Come musulmani ribadiamo il nostro appello verso un dialogo serio e aperto per la conoscenza dell’Islam e l’insegnamento dei suoi principi.
# II presa di posizione 3/3

> Concludiamo ricordando che la strada giusta per arrivare alla pace sociale e religiosa a livello mondiale si trova in piccole cose come nel dialogo, nel rispetto reciproco e nella convivenza quotidiana, allo stesso modo come nelle grandi cose quali la giustizia internazionale ed il giusto approccio nella risoluzione dei problemi nei paesi esteri.

# Iniziative internazionali 1/2\colbegin     \column{.5\textwidth}![](henry-dunant.jpg)    \column{.5\textwidth}
**Croce rossa**, guerra sì, ma almeno…
Henry (Jean Henri) Dunant (Ginevra, 8 maggio 1828 – Heiden, 30 ottobre 1910) cristiano riformato del Risveglio concepisce la Croce rossa dopo aver visto le conseguenze della battaglia di Solferino.
\colend

# Iniziative internazionali 2/2 La **Giornata internazionale della nonviolenza** viene commemorata il 2 ottobre, data di nascita del Mahatma Gandhi. È stata promossa dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 15 giugno 2007 e celebrata per la prima volta il 2 ottobre 2007.La risoluzione dell’Assemblea generale chiede a tutti i membri delle Nazioni Unite di commemorare il 2 ottobre in maniera adeguata così da “divulgare il messaggio della nonviolenza, anche attraverso l’informazione e la consapevolezza pubblica.”
La risoluzione riafferma “la rilevanza universale del principio della nonviolenza” ed “il desiderio di assicurare una cultura di pace, tolleranza, comprensione e nonviolenza”.

# Iniziative internazionali, però …
Le guerre moderne sono ideologiche e non più economiche(?)
(I totalitarismi sono religioni secolarizzate.)
. . .
I conflitti divengono identitari:
Non *da che parte stai?* ma *chi sei?!*
. . .
La guerra inoltre è oggi è principalmente guerra ai civili.
# La via nonviolenta 1/3**Orrore e terrore a Bruxelles, una sola risposta possibile: nonviolenza**di Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento
> La guerra è il più grande crimine contro l’umanità, che la facciano le bombe dei terroristi di Daesh o le bombe sganciate da aerei di eserciti regolari. Oggi piangiamo le vittime di Bruxelles e condanniamo i carnefici assassini. Oggi abbiamo bisogno di mezzi di soccorso per salvare i feriti dell’attentato e i profughi in fuga dall’inferno.
# La via nonviolenta 2/3
> Oggi sentiamo la mancanza di una polizia efficiente contro i criminali terroristi e di una polizia internazionale per fermare i criminali di guerra. Oggi dobbiamo difendere i diritti umani di tutti, dei turisti e cittadini innocenti come delle popolazioni che subiscono i bombardamenti indiscriminati.Oggi e domani dev’essere il momento della nonviolenza, l’unica via per salvare l’umanità dal suo suicidio. (22 marzo 2016)
# La via nonviolenta 3/3
La nonviolenza è l’unica soluzione a lungo termine per la pace, forse su questo c’è un accordo di principio.
Su come arrivarci ci sono difficoltà e idee molto diverse.

# Fattore umano
Se in tutte le culture e religioni ci sono basi per una visione pacifica del mondo, c’è sempre un *fattore umano* che deve scattare.
Considerare sempre gli altri come esseri umani, non attraverso sigle, stereotipi, numeri statistici…

# Come fine non come mezzo
> L’atteggiamento nonviolento non rappresenta dunque un’inclinazione morale puramente privata, ma è la concreta realizzazione pubblica dei principi moderni di libertà, eguaglianza e fraternità; è espressione del primato della ragione critica sul principio di autorità; è realizzazione dei principi religiosi di mitezza e perdono; è un imperativo categorico che impone di considerare ogni persona come un fine e non come un mezzo (I. Kant) (Capitini, Nuova socialità e riforma religiosa, cit., passim).

#Salah Farah 1/4*”O ci uccidete tutti o nessuno”*
Salah Farah, un insegnante keniota di religione islamica, il 21 dicembre 2015 si trovava su di un autobus pubblico nel nord-est del Kenya.
Ad un certo punto c’è stata un’imboscata di un gruppo terroristi islamici.
Armati, col volto coperto, in tuta mimetica, i terroristi hanno iniziato a far scendere i passeggeri e, secondo la loro abitudine, detto che volevano i musulmani da una parte, per uccidere i cristiani.

#Salah Farah 2/4\colbegin     \column{.5\textwidth}![](salah.jpg)    \column{.5\textwidth}
*”Gli abbiamo chiesto di ucciderci tutti o di lasciarci andare”* ha raccontato Salah Farah *”appena abbiamo parlato hanno sparato a un ragazzo, e a me”*.
Hanno sparato anche ad altri, ma poi i terroristi sono fuggiti alla vista di un camion pensando stesse arrivando la polizia.
\colend

# Salah Farah 3/4
Il 18 gennaio, Farah, dopo un mese trascorso al Kenyatta National Hospital di Nairobi, è morto per le ferite riportate. La polizia ha scortato il suo corpo a Mandera, dove viveva e lavorava come vice preside in una scuola locale.
*”È un vero eroe”* ha detto di lui il capo della polizia keniota, Joseph Boinnet, *”è morto per proteggere innocenti”.*
Lascia moglie e 5 figli.
# Salah Farah 4/4
*Siamo fratelli, è la religione a fare la differenza, quindi chiedo ai miei fratelli musulmani di prendersi cura dei cristiani in modo che i cristiani possono prendersi cura di noi.*(Da un’intervista di Salah Farah a Voice of America prima di morire).
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    «Sventurata la terra che ha bisogno di eroi»