Per la Santa Cena

Cena del Signore

Abbozzo

Secondo gli evangelici, la Cena del Signore o S. Cena è -insieme al battesimo- uno dei due sacramenti cristiani.

La S. Cena o Cena del Signore, è un gesto simbolico in cui chiediamo al nostro Signore di essere presente.

Essendo un gesto simbolico, i vari significati della S. Cena sono connessi a questi gesti e dunque non possono essere arbitrari. (In questo la definizione dell’uso del succo d’uva, del calice o i bicchierini, non è ovvia.)

Il significato della S. Cena, in linea con la prima delle S. Cena, la sera in cui Gesù Cristo fu tradito e al suo banchettare insieme a peccatori riconosciuti, è l’accoglienza dei peccatori da parte di Gesù Cristo.

In questo senso ormai da vari decenni i riformati hanno la Cena del Signore aperta. Infatti “il mangiare e bere indegnamente’’ di cui parla Paolo nella I Corinzi al capitolo 11, si riferisce non ad una esclusione moralistica, ma ad una Cena svolta nella confusione e nel disprezzo dei poveri.

L’auto-esclusione è l’unica esclusione accettabile (anche se incoraggiamo le persone a non farlo, confidando nell’accettazione del Cristo).

Cena ai bambini?

La questione della Cena aperta ai bambini viene da questa impostazione, aperta.

Contrari. I contrari hanno due argomenti principali. Il primo argomento è che c’è da sempre nella storia della chiesa un ordine fra battesimo e S. Cena, vale a dire solo i battezzati sono accettati alla S. Cena, quindi i non battezzati e i non confermati, che quindi non hanno concluso con una loro accettazione adulta al battesimo, non ne sono ammessi.

Il secondo punto è quello di pretendere una maturità spirituale a chi partecipa alla S. Cena, perché deve capire cosa si stia facendo.

I favorevoli all’apertura della Cena ai bambini si dividono in quelli che la vedono possibile per tutti i battezzati (ma non per i ragazzi non ancora battezzati) e chi invece scinde questo rapporto di appartenenza alla chiesa con partecipazione alla Cena.

Il punto principale dei favorevoli è che la Cena dà un messaggio di forte accoglienza (anche per Giuda Iscariota) e che la comprensione spirituale è adeguata all’età, alla cultura e alle capacità (se ne dovrebbero escludere forse persone con handicap mentali?), e che anzi proprio il fatto che noi celebriamo la Cena del Signore con un gesto simbolico tutti insieme, permette di comprenderlo oltre le spiegazioni razionali che gli possiamo dare.