Uno degli aspetti della Riforma su cui vale la pena soffermarsi e che è collegato all’idea di sacerdozio universale è il cosiddetto libero esame della Scrittura.
Il libero esame trae origine dal principio del Sola Scriptura e quindi della sua importanza fondamentale, dalla sua semplicità e immediatezza come messaggio di Dio attraverso apostoli e profeti e dal sacerdozio universale dei credenti, dunque abilitati a questo esame: lettura, valutazione, attualizzazione, applicazione.
II Timoteo 4 14-17 Tu, invece, persevera nelle cose che hai imparate e di cui hai acquistato la certezza, sapendo da chi le hai imparate, e che fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
Questo testo ha molti elementi di riflessione. La prima è la perseveranza, le Scritture confermano (con il Canone) la certezza della trasmissione apostolica.
Attenzione all’ispirazione biblica, che ha un significato di vita per via dello Spirito che la ispira.
Però c’è un problema che è quello della difficoltà di lettura. Vediamo un’altra citazione:
II Pietro 3 14-16 Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace; e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture. Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace; e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture.
Per Lutero è un diritto-dovere del cristiano di esaminare la chiesa e la vita cristiana sulla base della Scrittura.
Ebrei 4:16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.
C’è qui un germe di libertà individuale che si svilupperà pienamente solo in seguito.
L’aspetto comunitario
Tre sono le posizioni sulla lettura e interpretazione della Bibbia come Scrittura.
Cattolica: La norma interpretativa viene data dal magistero ecclesiastico.
Umanistica: il criterio è quello del proprio spirito o della ragione umana. Qui ci sarebbe da discutere non tanto con gli antichi umanisti, ma con i nuovi.
Protestante: l’interprete della Scrittura è Dio stesso attraverso il suo Spirito, che viene donato al credente. Qui è la base di una interpretazione comunitaria da ricercare insieme. È l’intera comunità cristiana che si fa interprete dunque.
II Pietro 1:20-21 Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.
Lo stesso Spirito che ispira la Scrittura ispira anche il cristiano che la legge.
II Pietro 3: 15b-16 come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; e questo egli fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture.
L’interpretazione diviene dunque importante. Per la chiesa cattolica l’interpretazione è quella data dal Magistero, non altri ne sono abilitati. Questo si è sviluppato fino a divenire, dopo la Riforma, vietato leggere la Bibbia da soli, senza autorizzazione. In contrasto la Riforma ha affermato il Libero esame di cui poi ci soffermiamo.
Poi c’è un metodo umanistico. In fondo la lettura va guidata da criteri storico-critici. Presente al tempo della Riforma si è sviluppato nel corso dell’Ottocento principalmente insieme alla filosofia positivista. Questo causò anche la nascita dei Fondamentalisti, termine che poi ha assunto caratteristiche diverse…
Visto come ispirato dallo Spirito santo il Libero esame è qualcosa di più che leggere liberamente la Bibbia. C’è la libertà e l’essere guidati dallo Spirito santo, come chi l’ha scritta anche chi la legge ne deve essere illuminato. Allora c’è come conseguenza un aspetto comunitario, essendo lo Spirito donato a tutta la chiesa. E ci deve essere una lettura che sia unitaria rispetto alla totalità della Scrittura, che ispirata da un solo Spirito.
Problemi del libero esame si possono nascere nella tendenza a rivendicare la propria lettura in contrapposizione a quella degli altri, magari senza avere alcuna preparazione di base.