La libertà religiosa come la conosciamo oggi rappresenta il risultato di uno sviluppo che non ha visto le chiese in prima linea, anche se molti cristiani vi sono stati coinvolti. Fra gli evangelici non possiamo non segnalare: Roger Williams (1603-1683), William Penn (1681 Pennsylvania)
John Locke (1632-1704) che sul finire del Seicento danno impulso alla riflessione sulla tolleranza e i primi esempi di costituzioni con libertà religiose.
Oggi questo rappresenta un punto imprescindibile della visione cristiana (almeno maggioritaria) anche perché l’adesione ad un credo nell’ottica cristiana deve essere libera per avere un valore.
Per rispettare la libertà religiosa dei vari cittadini, oltre le altre libertà, occorre però un limite alle libertà di ognuno, che non intacchi la libertà, l’integrità e la persona degli altri cittadini. È chiaro che questo limite è oggetto di riflessione e di cautela. E penso che si debba sempre ribadire questo principio rispetto ai vari totalitarismi che possono sorgere.