La lettera agli Efesini, non appare in realtà come una lettera vera e propria che parta da problemi specifici di chi scrive o riceve la lettera, ma tratta di problemi generali della chiesa.  Per questo tecnicamente si suole definire un’epistola.

Inoltre l’indirizzo ai santi, cioè ai cristiani, che sono in Efeso, non è sempre attestato dai manoscritti. E questo avvalora l’idea che potesse essere come una lettera circolare. Inoltre la trattazione parla della chiesa come insieme delle chiese cristiane e non come chiesa locale, come nelle grandi lettere di Paolo.

Per questo si è molto dibattuto sulla paternità della lettera, in particolare per tre fattori:

  • lingua e stile
  • parallelismo o dipendenza da Colossesi
  • prospettiva teologica

Per la lingua e lo stile c’è una presenza di molti vocaboli nuovi e di altri con uso differente rispetto alle lettere paoline. Per i rapporti con Colossesi appare una dipendenza, ma non è possibile dire che ne sia un rimaneggiamento. Le prospettive teologiche, criterio che è sempre molto soggetto alla personale interpretazione dei commentatori, segnalano un differente concetto di chiesa e del termine mistero.

Varie sono le ipotesi sulla paternità dunque, che vanno dalla possibilità di un segretario oppure di un discepolo imbevuto delle lettere di Paolo, ad una pseudo-epigrafia sorta quando scomparsi gli apostoli della prima generazione, bisogna far fronte all’unità della chiesa, riandando alla loro autorità. Ma anche si affaccia l’ipotesi che sia una rielaborazione di materiali preesistenti di vario genere. Riguardo alla datazione comunque i commentatori protendono verso la fine del I secolo o anche prima.

L’epistola agli Efesini è anche profondamente ecumenica, nel senso antico di superare la divisione fra giudeo-cristiani e cristiani di origine pagana. In effetti sembra che quella dell’unità della chiesa sia una preoccupazione di chi scrive. Ma per molti studiosi sembra in maniera differente rispetto ai primi testi di Paolo, adesso la parte più forte sembra essere quelli di origine pagana.

Comunque sia la lettera è da sempre nel Canone e la sua teologia appare ben radicata nella teologia apostolica.