Consolazione

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Consolazione, in italiano, non è un termine così positivo, c’è ad esempio il premio di consolazione, di cui bisogna accontentarsi, e a volte il consolare sono solo delle parole di rassegnazione, una pacca sulle spalle.

Nella Scrittura invece la consolazione è qualcosa di più, nelle difficoltà e nelle sofferenze, essere consolati è ricevere conforto e anche essere fortificati, essere rafforzati.

Sapendo questo si comprende meglio il testo dell’apostolo Paolo dove è scritto:

Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione

Ebbene sì: in ogni situazione noi possiamo essere finiti, in ogni afflizione siamo stati ridotti, rivolgendoci al Signore misericordioso, noi riceviamo consolazione, conforto, ne siamo fortificati, riusciamo a non cedere alla disperazione.

Non è che siamo capaci di spezzare ogni cosa, non è che non piangiamo mai, ma il dolore non ci distrugge, riceviamo la forza necessaria ad andare avanti con fiducia.

L’apostolo Paolo nelle sue lettere non si domanda mai il perché delle sofferenze, infatti sono parte della storia umana, ma sempre annuncia la forza del Signore pur nella nostra debolezza.

L’apostolo non indica una tecnica per resistere, non è uno dei manuali di psicologia popolare che si trovano oggi, invita invece a rivolgersi unicamente al Signore, perché Egli è Colui che realmente ci consola.

Ma c’è di più. Il Signore ci fa arrivare la sua consolazione, il suo conforto, anche attraverso altre persone, infatti il nostro testo, prosegue dicendo che siamo consolati:

affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione

II Corinzi 1:3-4

Nel ricevere conforto dunque, prima scopriamo come non siamo soli nel soffrire, che ognuno ha i suoi dolori, che siamo compagni degli altri che arrancano nelle difficoltà della vita, e poi troviamo, grazie al Signore, parole vere, autentiche, per consolare realmente il nostro prossimo.

La consolazione reciproca crea una comunità, che resiste e si rafforza grazie al Signore.

Preghiamo dunque il Signore in ogni afflizione e in ogni situazione che ci dia consolazione ed Egli misericordioso ce la donerà.

E consoliamo, confortiamo gli altri con la nostra testimonianza che in ogni tempo l’amore di Dio non è mai lontano da noi, e che apparteniamo al Salvatore nostro Gesù Cristo, che non ci abbandona mai. Amen


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