Il cuore reso saldo dalla grazia

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(La predicazione per l’inizio dell’anno 2024)

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.

Non vi lasciate trasportare qua e là da diversi e strani insegnamenti; perché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia

Ebrei 13:8-9

(Versione audio)

Questi versetti ribadiscono che Gesù Cristo è sempre lo stesso, anche se dinnanzi ai cambiamenti del mondo e della nostra vita possiamo essere in ansia e arrivare a dubitare di Lui come Salvatore, ma è l’annuncio della grazia di Dio che ci rende saldi, e non altri insegnamenti.

Altri insegnamenti? La società in cui viveva la chiesa a cui è scritta la lettera agli Ebrei assomiglia per certi versi alla nostra. Molte erano le credenze e i culti che circolavano in una globalizzazione, non solo delle merci, ma anche delle idee e delle religioni. E dunque molti si chiedevano se dovessero introdurre o seguire nuove idee e filosofie oppure –come appare dopo nella lettera– riprendere pratiche antiche. Peggiorava il loro mondo e cercavano una via per avere di sicurezza.

Ed anche per noi e i nostri contemporanei viviamo spesso con inquietudini simili.

Gesù Cristo è Dio

L’autore della lettera ci dice innanzitutto che Gesù è eterno e mantiene sempre le stesse caratteristiche.

Cioè, con la sua incarnazione e morte sulla croce, il Dio fattosi uomo ci ha donato salvezza e abbiamo conosciuto realmente Dio e il suo messaggio di vita per noi. Ed Egli non cambia, in virtù della resurrezione è sempre il Vivente.

Non importa, allora, che gli anni passino o le epoche cambino. Non ci serve un’altra conoscenza, perché in Gesù Cristo abbiamo conosciuto Colui che è il nostro Salvatore perenne!

che ci salva per grazia

Non cambia dunque l’evangelo di Gesù Cristo. Ma magari ci può esprimere differentemente?

Certamente. Quando osserviamo il mondo moderno, quando vediamo che si evolve non solo il linguaggio, ma anche i comportamenti e l’insieme dei riferimenti delle generazioni, capiamo che va cambiato il modo di presentare l’evangelo. Subito però nel cambiamento viene anche in mente il problema della fedeltà all’evangelo. Dove rischiamo di sbagliare? La lettera agli Ebrei ci aiuta in questo.

In quell’epoca , come dicevo, c’era un cercare in riti o filosofie una certezza della salvezza. Si voleva una tutela verso il futuro.

L’apostolo ribadisce invece che “il cuore deve essere reso saldo dalla grazia”, cioè il cuore del messaggio dell’evangelo, il messaggio di grazia in Gesù Cristo, basta per vivere, è del tutto sufficiente per essere sicuri di avere salvezza. Anzi, la grazia è il massimo della sicurezza, infatti è decisione e dono di Dio. E quindi l’annuncio che la salvezza è per sola grazia di Dio è il messaggio più bello e più nuovo per la nostra umanità.

Perché alcuni vengono presi dall’ansia, dal dubbio che possa non bastare? Perché per accettare l’evangelo occorre fede, intesa come fiducia in Gesù Cristo.

È per questo che la predicazione e l’annuncio dei credenti e della chiese, pur nei linguaggi più moderni, non deve dimenticare anzi ribadire la salvezza per grazia di Dio. Persa questa è perso tutto. Non si deve abbandonare il messaggio della grazia di Dio, come in tante epoche è stato fatto, ma come lo fecero i Riformatori bisogna riprenderlo: cambiare le parole, ma non la Parola, non l’annuncio di grazia.

Per le chiese

Vedo a livello svizzero, avendo potuto conoscere altre realtà delle chiese cantonali, che c’è un grande fermento per essere visibili non per sé stessi, ma visibili nella consapevolezza che abbiamo un messaggio cruciale per il domani della società e della nazione.

Mi sembra cioè che come chiese siamo consapevoli dell’importanza di portare il messaggio dell’evangelo all’essere umano moderno. E si cerca di farlo in tanti modi, anche se certe volte intendiamo la modernità della chiesa come un farsi accettare da tutti, di essere moderni ad ogni costo.

Come se ne esce fra il non restare ancorati al passato e il non smarrirsi nel domani? Rischiando. Rischiando di sbagliare, e possiamo farlo proprio perché siamo garantiti dalla grazia.

E ricordando che il messaggio di Cristo è per ogni essere umano. Non solo per i più religiosi o per quelli più bravi a scuola. Il vero evangelo, l’annuncio della salvezza per grazia in Gesù Cristo è un messaggio per tutti. Membri di chiesa e non membri, persone in ricerca o persone apparentemente soddisfatte di non avere alcun Salvatore, persone antiche e moderne.

Il nostro compito è di annunciare a tutti il Cristo della grazia.

per noi

Anche per noi come singoli, però, è bene riascoltare l’evangelo, perché la grazia di Dio, con tutta la benignità che significa, è l’unico nostro conforto in vita e in morte.

E l’evangelo ci ricorda che al passare delle epoche e delle situazioni Gesù Cristo è sempre lo stesso in ogni epoca, Egli è allora una persona che ha vissuto, ma vive ancora. E agisce portandoci grazia.

Per questo non temiamo il passaggio delle epoche. Per questo non temiamo se i monti sono scossi, perché noi non siamo soli ma insieme al nostro vivente Signore e Salvatore.

E così avendo un grande e sommo Salvatore che ci guida e veglia su di noi sempre, non temiamo nulla nel nuovo anno che appena si è aperto, ma invece andiamo avanti con lieta certezza. Amen


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