Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.
In questo si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati.
Carissimi, se Dio ci ha tanto amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.
Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi.
I Giovanni 4:7-12
Dio è amore
Questa definizione di Dio, che in assoluto Dio è amore, ci dice che tutta l’attività di Dio è amore. L’amore è la sua caratteristica. Per capire l’amore dobbiamo quindi iniziare –e ritornare sempre– a considerare ciò che conosciamo e apprendiamo di Dio nella Scrittura. Solo partendo da Dio possiamo avere una definizione autentica di ciò che è amore e il chiacchiericcio che nel mondo attuale si fa circa l’amore, va giudicato in base alla Parola e all’azione di Dio.
Alcuni dicono: “come può un Dio d’amore permettere certe cose?” La risposta viene anche da questo testo.
Una prima risposta è che l’annuncio del suo amore è in realtà parte della speranza cristiana. Anche se il Signore lascia correre nel mondo ingiustizie e morte, il suo amore verso di noi non viene meno. Anzi il suo intervento fa in modo che noi viviamo, nonostante i nostri errori.
manifestato
Infatti, dove si è reso evidente l’amore di Dio per noi? La manifestazione dell’amore di Dio è, come dice Giovanni, in Gesù Cristo, anzi più precisamente: nel suo morire per noi affinché vivessimo, nonostante non l’amassimo, nonostante siamo distanti da Lui, nei peccati, come dice l’apostolo. E l’amore di Dio è nel mandare il Figlio, scrive l’apostolo, per essere il sacrificio propiziatorio.
Propiziatorio: questa parola significa che il perdono dei nostri errori, del nostro peccato, è stato dato già in anticipo. Non è qualcosa che si deve ancora decidere, da parte di Dio, ma qualcosa di già stabilito, un perdono preventivo, prima che il fatto avvenga.
Come Padre misericordioso Dio ci ama e dunque ha trovato un modo per non perderci, sacrificando il suo Unigenito Figlio Gesù, con un’azione unica è per sempre efficace. È dunque quello dell’evangelo un annuncio di salvezza per ogni tempo e per ognuno che si rivolge a Gesù. Poteva distruggere l’umanità intera visto che è senza amore, ma ci ha voluti salvare. E possiamo essere sicuri di essere amati dal Signore misericordioso.
amandoci
Lo scopo di Dio è di quindi farci vivere, affinché vivessimo, vivessimo non solo nella vita eterna, ma anche adesso, oggi. Il nostro Signore, cioè, nonostante le limitazioni di questa vita e le difficoltà, vuole farci vivere, vuole che cerchiamo di apprezzare la vita in ogni stagione e momento. E come possiamo vivere realmente? Amandoci.
E l’amore che ci manca ci viene donato. È vero che siamo incapaci di amare realmente, ma per la sua grazia attraverso il suo Spirito, fa in modo che possiamo –sia pure con tante approssimazioni e contraddizioni– amare il nostro prossimo.
E questo amore ha due caratteristiche. a) L’esempio di Gesù ci dice che non dobbiamo amare solo i meritevoli, ma anche chi non lo merita. È escluso quindi quell’amore settario e familistico, quell’amare una parte e far guerra a tutti gli altri.
b) E d’altra parte l’amore non vuol dire accettare anche il male, far passare tutto, non sarebbe amore, ma anzi far scivolare nell’errore il nostro prossimo. Infatti l’altra caratteristica, di cui scrive Giovanni, è che da morti siamo portati in vita. L’amore è sempre a favore di una vera vita, e in effetti la giustizia (e tutti i comandamenti di Cristo) cerca la vita nostra e del prossimo e non la sua morte.
perfetto
Vivere di e con quell’amore che viene da Dio è rimanere in Dio, ci dice l’apostolo. A volte preghiamo perché Dio resti vicino a noi, ma qui l’apostolo ci mostra come Dio sia e venga vicino a noi, e che siamo noi che non amando andiamo lontani da Lui.
Giovanni aggiunge però qualcosa di più. Parla di amore che diviene perfetto, che si completa. Affermazione audace, di difficile completa comprensione. L’amore di Dio si perfezione, cioè giunge alla conclusione, quando –grazie al suo intervento– riusciamo ad estendere il suo amore agli altri. Attraverso il nostro amore guidati dallo Spirito santo, noi come chiesa, popolo di Dio, portiamo l’amore di Dio nel mondo.
E in più, nessuno ha mai visto Dio, ma operando con amore ne facciamo conoscere l’essenza. È una conoscenza che arriva attraverso le azioni concrete.
Amare, secondo quello che Gesù ci ha insegnato non è affatto allora un piccolo gesto, come a volte si sente dire, ma inserire la nostra vita e quindi inserire le nostre persone nella Storia di salvezza di Dio. In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ci ama e vuole il bene per noi e per tutti in ogni tempo. E lo fa anche attraverso le nostre azioni. Ciò, nonostante tutte le difficoltà, illumina, sostiene e dà un senso di assoluto alla nostra vita. Amen