Visione spirituale dell’esistenza

YouTube player

(Predicazione per il culto di Pentecoste con confermazioni)

Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, per conoscere le cose che Dio ci ha donate; e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali.

I Corinzi 2:12-14

(Versione audio)

In questi versetti l’apostolo ci dice che lo Spirito santo ci è dato per “conoscere le cose che Dio ci ha donato“. Ciò che Dio ci ha donato però è –da un certo punto di vista– evidente. È la vita, la nostra vita, la nostra esistenza, la possibilità di fare tante cose. Sono le capacità che abbiamo e scopriamo di avere vivendo. (Lo dico soprattutto ai giovani che a volte si intimoriscono e si chiedono se ce la faranno: ma avete grandi capacità che sono a volte solo un nascoste). Sono le occasioni che abbiamo nella vita. E ci sono meravigliosi tramonti e incredibili incontri. C’è l’amore…E c’è la capacità di resistere e c’è quella di scusarsi…tutto ciò che abbiamo di bello e vero e forte viene da Dio.

Ci sono forse delle altre cose nascoste o segrete che dobbiamo riuscire a scoprire? No, perché quello che spesso manca nel mondo è sapere riconoscere i doni di Dio. Infatti, la gente spesso pensa, con una mentalità come si dice materialista, che tutto ciò che si ha sia ovvio, scontato, normale. Come se fosse normale svegliarsi ogni mattina e non un miracoloso dono di una nuova giornata che sia apre a noi davanti.

Occorre allora una mentalità differente, una visione spirituale per vedere i doni che Dio dà in maniera sovrabbondante. E in primo luogo il dono di salvezza gratuita in Gesù Cristo.

Ed è questa visione, che per l’appunto, ci dona lo Spirito santo. E, non solo, questo Spirito ci dà anche la possibilità di parlarne agli altri, comunicando questa visione spirituale anche al nostro prossimo.

fondamentale

Perché una visone spirituale dell’esistenza e dell’esistente, di ciò in cui siamo, è importante, anzi fondamentale, da doverla diffondere come un gesto di amore per il nostro prossimo?

Prima di tutto: conoscendo i grandi doni di Dio noi possiamo vivere senza timore e con piena speranza, vedendo come il Signore con il suo Spirito sia sempre vicino a noi. A volte si ha un’immagine astratta di Dio, invece è nella sua vicinanza personale attraverso lo Spirito, che noi scopriamo chi sia e cosa faccia per noi e come avere un dialogo con Lui nella preghiera.

Credo che questa apertura alla dimensione dello Spirito sia fondamentale oggi come ieri. Non sono così importanti dogmi e conoscenze teologiche, anche se queste ti consentono di correggere errori di valutazione. Ma serve una base fondamentale far posto a Dio nella nostra visione del mondo e della vita.

Le persone pensano infatti o pensano che siamo pieni di vino dolce, cioè ubriachi di false idee, oppure pensano che Dio intervenga solo in rarissimi casi e quindi così si consegnano ad una visione rassegnata dell’esistenza.

L’apostolo dice in un altro passo di “non spegnere lo Spirito”. Noi sappiamo che abbiamo lo Spirito, ma alle volte dimentichiamo di averlo e non vi poniamo la nostra fiducia. Il modo per spegnere lo Spirito sta per me nel non avere più una visione spirituale dell’esistenza, ma nel cadere di nuovo in uno sterile materialismo.

Le confermazioni di oggi sono un segnale un annuncio di non arrendersi a una visione gretta e minorata della vita.

Care ragazze e cari ragazzi, non vi arrendete al mondo dei grandi, che poi non sono poi così maturi, ma sappiate che lo Spirito di Dio fa nuova ogni cosa, ti porta sulle ali dell’alba, ti mostra la strada per la luce anche nelle tenebre più scure, ti fa rialzare e ti viene a cercare. E vi fa udire la voce dolcissima di Gesù Cristo per il vostro vivere in ogni giorno. E anzi magari ce lo ricorderete voi un giorno. Perché tutto ciò vale per ognuno di noi: ora e domani. Amen


Pubblicato

in

,

da