Siamo alla III Domenica del Tempo di Passione, detta dal latino Oculi, che –come scopriamo nel salmo iniziale– sono gli occhi del Signore.
E siamo anche a oltre tre settimane di guerra in Ucraina.
C’era una canzone italiana quando ero ragazzo che faceva l’elenco al figlio che era nato delle tante cose che avrebbe avuto. Fra tante cose ad un certo punto dice “avrai una radio per sentire che la guerra è finita.” Ho pensato spesso a quel verso, domandandomi soprattutto se le radio ci sarebbero ancora state, e ci sono in qualche modo ancora. Sapevo invece che le guerre ci sarebbero ancora state, come sempre, ma speravo anche di sbagliarmi, almeno non così vicine, e proprio di non dover aspettare dalla radio le ultime notizie sulla guerra…
Con tanti giornalisti e Internet sappiamo molto, ma non si riesce certo a sapere tutto e bene. Invece gli occhi del Signore sono attenti, il Signore vede. Conosce i torti, le malvagità, e anche ciò che non sapremo mai, anche la morte più dimenticata, quella di cui nessun giornalista parlerà, che magari rimarrà ignota anche ai parenti. Conosce vittime e colpevoli, chi poteva e non ha fatto. E non si lascia ingannare dalla confusione umana. Questa è una grande forza per i credenti, che le proprie ragioni e la propria vita non sia dimenticata, perché il Signore vede.
Gli occhi del SIGNORE sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti al loro grido.
Salmo 34:15
Gli occhi del Signore sono su coloro che lo invocano. Gli occhi di Dio scrutano il profondo e vedono il dolore come la viltà umana.
E gli orecchi di Dio sono attenti al grido degli oppressi. Il Signore ascolta ed è partecipe, non dimentica e interviene.