Salvatore in eterno!

Passano gli anni e passa il tempo, noi cambiamo, la nostra società cambia, anche le chiese cambiano e cambia il modo in cui diffondono il loro messaggio.

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Il loro messaggio dovrebbe essere comunque sempre l’evangelo di Gesù Cristo. Perché? Forse la domanda è inutile, ma vale la pena farsela, perché troppi cristiani sembrano dover “aggiustare” l’evangelo di Cristo, sembra che non sia una questione solo di lingua che evolve, ma che proprio i concetti classici della fede cristiana siano da aggiornare, alcuni invece da tralasciare, come se fossero colpe…

Ebbene il messaggio dell’evangelo è sempre il medesimo perché Gesù Cristo è sempre lo stesso, come è scritto nella Lettera agli Ebrei:

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno.

Non vi lasciate trasportare qua e là da diversi e strani insegnamenti; perché è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, non da pratiche relative a vivande, dalle quali non trassero alcun beneficio quelli che le osservavano.

Ebrei 13:8-9

Niente da aggiungere

Allora come oggi c’erano diversi e strani insegnamenti. Era avvenuto che entrando in contatto con tante culture diverse, il messaggio cristiano veniva interpretato in modi spesso distanti dal cuore dell’evangelo, che è quello della grazia realizzata da Gesù Cristo. Infatti, nella lettera è scritto: è bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia!

Quando l’autore della Lettera agli ebrei parla di vivande, capiamo che alcuni cercavano di aggiungere delle nuove regole di digiuno o di cibi puri oppure no, come se da questo dipendesse la grazia di Dio. Ritornano indietro ad usanze ebraiche o forse pagane.

Comunque quello di imporre nuove regole per la grazia è una tentazione umana, per sentirsi a) sicuri della propria salvezza b) per sentirsi al di sopra degli altri.

b) Il caso di sentirsi al di sopra di altri non lo affrontiamo, è troppo meschino. È vero che lo sentite ritornare anche in discorsi di alcuni credenti, che a volte lo mascherano con riferimenti ad una complessa teologia, ma lasciamo perdere, chi si sente perfetto non ascolterà realmente l’evangelo della grazia, sarà un giorno il Signore ad insegnargli l’umiltà…

a) Invece, mi preoccupo di chi non si sente sicuro della propria salvezza. Alcuni pensano o sentono di avere troppa poca fede o di essere troppo poco ferventi o avere troppi dubbi. Ciò è dovuto fra l’altro al fatto che a questo mondo dobbiamo pagare per avere ogni cosa e quindi una salvezza gratis, per grazia, sembra non sia così vera e valida. Alcuni si chiedono: questo mio credere non dovrebbe sfidare le sabbie mobili del dubbio? Non dovrebbe percorrere senza inciampare le tristezze della vita senza tentennare? No.

Non è questa stoica rassegnazione la fede. Invece, posso, avendo un briciolo di fede, ben sperare che Gesù Cristo sia il mio Salvatore!

E grazie all’amore di Dio non c’è da aggiungere altro alla salvezza realizzata da Gesù Cristo. Porta i tuoi dubbi e domande con te, spesso non c’è modo di liberartene, ma tieniti stretto a Gesù Cristo e avrai vita. Quella vita che il mondo accorcia e deprime, è invece autentica e piena in Gesù Cristo, nostro Signore.

Attuali

Voler aggiungere nuovi insegnamenti ha anche a che fare con l’idea di essere attuali, nel senso che per quei problemi che sembrano così legati al nostro presente, servano idee nuove, serva essere al passo con i tempi.

Lo scrittore ricorda, invece, che Gesù Cristo è lo stesso, con non servono nuovi insegnamenti e pratiche per essere al passo dei tempi, perché la sua grazia è la stessa sempre.

Al giorno d’oggi sembra scontato per alcuni dire che la fede degli antichi cristiani, dei Riformatori, non si possa proporre di nuovo oggi. È certo che, se da una parte il linguaggio deve essere moderno, il contenuto, il messaggio non può che essere fondamentalmente lo stesso. Proprio perché il Salvatore è sempre vivente ed attuale.

Certamente con questa pandemia ci vengono cambiate le condizioni di fare chiesa, certo le parole che usiamo sono nuove rispetto a quelle degli antichi inni, ma forse erano più significative, e questo testo ci ricorda che il centro della fede cristiana, anzi l’annuncio di salvezza in Gesù Cristo è sempre lo stesso. Infatti, non è questione di parole, ma di indicare una persona vivente da conoscere.

Dio stesso

Forse dietro la volontà di aggiungere nuove regole legalistiche e rituali, c’era dietro l’idea che essendo passato tempo dal Gesù Cristo terreno serviva qualcosa altro. Oggi alcuni vanno lo stesso in questa direzione. Ma c’è di più.

Notiamo infatti che la formula così stringata e forte: Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno, assimila Gesù Cristo a Dio. Qualcosa che probabilmente faceva scandalo per gli ebrei, considerata anche la fine ignominiosa per quei tempi della morte in croce.

Essa ribadisce che Gesù non solo fosse il Cristo, ma che Gesù Cristo riceve gli stessi attributi del Signore, diviene il Signore immutabile al passare del mondo.

Forse è proprio qui che i nostri contemporanei sono in difficoltà. Il messaggio cristiano, infatti, non è così semplice, va compreso, studiato a volte. Ma non è poi così difficile nel suo centro, anzi è ben semplice. Quello che lo rende complesso e difficile è ammettere che in una persona umana si sia incarnato Dio stesso.

E l’idea stessa di poter essere a confronto con Dio sembra ad alcuni impossibile, vista la mentalità moderna così ateista.

Non sono infatti gli evangeli solo una serie di scritti antichi affascinanti e pieni di saggezza, storie che non tramontano mai, perché se così fosse non potremmo fidarci più di tanto. Ma testi che ci rimandano alla sua eternità come Salvatore che è assoluta e dà a noi la garanzia che siamo salvati, anche al passare del tempo…

Salvezza al giorno d’oggi

Oggi, come ieri, essere in questo mondo che cambia e che si trasforma velocemente, ci fa sentire sempre di non essere al passo con i tempi… È uno dei trucchi del mondo come quando dicono che bisogna farsi furbi e non essere altruisti. Ma tutte queste sono solo idee mondane, solo narrazioni che non servono a vivere realmente.

Invece, sapere che si ha un rapporto personale con il Signore vivente, con Colui cui è sottoposta ogni cosa e autore della nostra salvezza ci consente di affrontare ogni situazione e di non perdere il senso della nostra identità. E di essere oggi e domani sempre al passo con i tempi che corrono, anzi di sapere annunciare eternità nelle nostre brevi vite, grazie a Dio. Amen


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