Creati per essere giusti

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Non è male che il lezionario dei pastori svizzeri, consigliava questo testo proprio per questa domenica, dopo che ieri era la Festa nazionale della Svizzera. Infatti, anche se parla di un re, per estensione parla di ogni governante e governo e quindi di ogni cittadino.

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Tutti, infatti, indipendentemente dalla storicità del testo, quando lo leggiamo tendiamo ad indentificarci nel protagonista, e dunque ci possiamo chiedere: “cosa avremmo chiesto noi nel sogno?

Ora se anche sappiamo che Salomone non fu poi sempre così impeccabile, è certo che la sua risposta rappresenta un obiettivo ideale a cui tendere, come società e come persone, ognuna con le sue caratteristiche.

La risposta di Salomone è preceduta da due considerazioni: 1) l’importanza di comportarsi con rettitudine dinnanzi al Signore (come fece Davide) 2) La propria inadeguatezza per comprendere come agire rettamente. Da qui viene la richiesta:

Da’ dunque al tuo servo un cuore intelligente perché io possa amministrare la giustizia per il tuo popolo e discernere il bene dal male

I Re 3:9

Importanza giustizia

L’importanza di agire con giustizia dovrebbe essere ovvia per chi governa.

A quei tempi giudicare era prerogativa dei re, anche se nell’antico Israele come ricorda anche Salomone rivolgendosi al Signore e dicendo il tuo popolo, del popolo di Israele, il popolo era del Signore, non una proprietà del re, quindi il giudicare come il governare era al servizio di quel popolo.

Oggi le cose sono forse più complesse, ma comunque sia il magistrato del tribunale, sia coloro che siedono in governo o nel parlamento, hanno in senso ampio a che fare con la giustizia, amministrarla, mantenerla, promuoverla… al servizio del popolo.

Il buon governo, poi non è solo cercare sviluppo e benessere, deve essere prima di tutto giusto, cercare nei vari ambiti discernimento ed equità. Poi sarà dalla giustezza delle azioni e dell’organizzazione della società che deriverà prosperità e concordia, pace e sicurezza.

Ecco perché l’apostolo Paolo invita a pregare per i governanti… per la loro funzione in una qualsiasi società umana.

Discernere il bene dal male, però, è proprio di ogni essere umano, non certo solo di chi governa, ma la questione non sembra ovvia a tutti. Nonostante si dica sempre di dover essere onesti, mi sembra sempre di più, che si pensi di dover seguire le leggi solo per paura delle leggi e dei giudici, non invece come qualcosa di costitutivo della nostra umanità… E qui si sta parlando addirittura della legge di Dio, non di una legge qualsiasi.

Legittimazione

Per spiegare in altro modo vediamo la questione della legittimazione del re. Molti commentatori scrivono che questo testo viene riportato come testo della legittimità di Salomone ad essere re. Infatti, specie all’inizio di un regno ci si chiedeva se la persona fosse adatta a regnare. Questo testo, dunque, presenterebbe Salomone come persona degna di regnare anche per il favore con cui il Signore guarda a lui.

Non è però questa solo una questione retorica, la legittimazione di un potere infatti è fondamentale perché gli si obbedisca. Per un cristiano, ad esempio, non si obbedisce se il governo pretende che agiamo contro la nostra fede o la legge divina.

Allora, leggendo il testo con noi come protagonisti ci possiamo chiedere: quando siamo legittimati ad essere membri della società umana? E ci rispondiamo: quando ci preoccupiamo di cercare la giustizia.

Nel consesso umano si entra con molti diritti, ma anche con dei doveri, chi rifugge dai doveri e pretende solo diritti… deve rispondere del non riconoscersi parte del popolo umano. È un discorso limite, che non deve portare ad aberrazioni, ogni essere umano ha i suoi diritti e dignità, ma ci si deve riflettere.

Pregare per seguire la giustizia – la richiesta

Non si può ignorare dunque tutta la questione dei diritti e dei doveri, né la ricerca della giustizia in ogni ambito, e “il bene e il male” non riguarda solo –come sappiamo– solo fare cose legali o illegali, ma seguire la legge di Dio in questo mondo terreno. Ma discernere il bene dal male, allora, non è affatto semplice, per questo dobbiamo pregare, come Salomone.

Salomone basa la sua umile richiesta su due considerazioni. La prima è la sua scarsa esperienza (specie in rapporto al padre: il gran re Davide).

L’esperienza, infatti, si fa per prove ed errori, ma appunto si può sbagliare anche grandemente e quindi egli chiede un cuore intelligente (che ascolta nella traduzione di Zurigo, per Lutero ein gehorsames Herz), notate cuore per gli antichi era il fondamento della persona, non il cervello.

La seconda osservazione è che il popolo di Israele è un popolo molto numeroso. Dunque, è chiaro che le questioni che lo riguardano saranno complesse e sottoposte a molte sensibilità e personalità differenti.

Riconoscere la propria inesperienza e la complessità dei problemi è secondo me la prima cosa per cercare di ben decidere. Sia nel pubblico (Non vorrei portare fuori il discorso, ma all’inizio il coronavirus era sconosciuto e dunque la gestione è stata incerta e tutt’ora non si può affrontare semplificando…)

Sia nella vita personale, in cui sentirsi troppo sicuri ed essere superficiali è qualcosa di pericoloso.

Ciò che ne viene dopo

Non è che essendo retti, però, e agendo con giustizia, vada poi tutto bene, anzi.

La successiva ricchezza e il successo politico di Salomone sono infatti un dono in più che il Signore gli ha voluto fare, non qualcosa che in automatico è venuto dal suo comportamento accorto.

È anche vero che a livello sociale la pace e la giustizia danno un vantaggio economico e un benessere che viene messo invece in crisi dall’ingiustizia. Una società che sia attenta alla giustizia, infatti, con una valutazione equa delle persone, è una società in cui i conflitti sono meno presenti e quindi anche dove tutto funzioni meglio.

Ma cosa dire dal punto di vista individuale, dinnanzi a lestofanti che sembrano passarsela meglio di persone oneste?

Permettetemi, di essere quasi irriverente, la domanda di Dio, nel sogno di Salomone, può far venire in mente, la domanda di esprimere un desiderio che fa nelle storie e barzellette il genio della lampada. C’è un solo desiderio da esprimere, quale sarà quello che fa vivere felici?

A mio avviso, la risposta di Salomone alla domanda non vale solo per lui, ma per ogni persona.

Il nostro Creatore infatti è giusto, ama la giustizia, vuole che infine tutto sia giusto. Quindi Egli ci ha creati come persone che nel loro profondo vogliono la giustizia, vogliono essere giusti. Siamo stati creati per seguire la legge di Dio.

Qui ritroviamo tanto del pensiero ebraico. Ma anche si sperimenta: quando facciamo qualcosa di ben fatto, di giusto, siamo soddisfatti, anche se nessuno ci ringrazia o ce ne rende merito.

Poi certo noi non siamo perfetti, come è complesso ed imperfetto il mondo umano, e quindi sbagliamo, ma siamo gioiosi del perdono di Gesù Cristo, proprio perché ci giustifica, ci annuncia che infine le conseguenze dei nostri errori saranno sanate.

Vivere con giustizia, anelando e riuscendo ad essere il più possibile giusti agli occhi del Signore, cioè del nostro Creatore, è vivere secondo ciò per cui siamo stati fatti.

Ecco, dunque, il perché della perla di gran valore, la scoperta che annulla tutte le altre ricchezze. Ciò per cui dai via tutto quello che hai. Il tesoro favoloso che ti cambia l’esistenza, infatti, non è vincere alla lotteria, esaudire uno dei desideri più folli o piacevoli che ci propone il genio della lampada, ma vivere per la giustizia.

Camminare su questa terra volgendo gli occhi al Signore, consapevoli di aver fatto il nostro meglio e confidando nel perdono di Gesù Cristo per le nostre ingiustizie, rendere gloria al Signore per come ci ha aiutati e ci è stato vicino nel discernere il bene dal male, è ciò che è realmente buono per la nostra vita. Amen

Zusammenfassung auf Deutsch

So gib deinem Diener ein Herz, das hört, damit er deinem Volk Recht verschaffen und unterscheiden kann zwischen Gut und Böse.

1. König 3:9

Es ist klar, dass es für jeden Politiker wichtig ist, mit Gerechtigkeit zu handeln, denn sein Amt hat mit Rechtspflege im weitesten Sinne zu tun. Bei guter Regierungsführung geht es nicht nur um das Streben nach Entwicklung und Wohlstand, sondern sie muss in erster Linie richtig sein. Die Unterscheidung zwischen Gut und Böse betrifft jeden Menschen und sicherlich nicht nur diejenigen, die regieren.  Gerechtigkeit zu suchen, dem Willen des Herrn zu folgen, ist jedoch schwierig, auch wenn es eine absolute Notwendigkeit ist.

Viele Kommentatoren schreiben, dass dieser Text als der Text von Salomons Legitimität als König berichtet wird. Für alle: Das Streben nach Gerechtigkeit legitimiert uns, Mitglieder der menschlichen Gesellschaft zu sein!

Aufgrund der Unerfahrenheit und Komplexität der Probleme ist es keineswegs einfach, Gut und Böse zu unterscheiden, und man darf nicht oberflächlich sein. Auch wir müssen beten, um ein Herz, das hört, zu haben.

Auch wenn Frieden und Gerechtigkeit auf sozialer Ebene einen wirtschaftlichen Nutzen und Wohlstand bringen, ist es auf individueller Ebene nicht automatisch so, dass durch richtiges Handeln alles gut ist.

Aber da wir von einem gerechten Gott geschaffen wurden, sind wir dazu gemacht, gerecht zu sein, das heißt, dem Gesetz des Herrn zu folgen. Wenn wir etwas gut gemacht haben, sind wir zufrieden, auch wenn niemand uns dafür dankt oder uns Anerkennung zollt. Und wenn wir Fehler machen, freuen wir uns über die Vergebung Jesu Christi, gerade weil er uns rechtfertigt. Auf dieser Erde wandern, mit unseren Augen auf den Herrn zu richten, und wissen, dass wir unser Bestes getan haben und auf seine Vergebung zu vertrauen, ist das was wirklich gut für unser Leben ist.


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