Le beatitudini sono uno dei testi più noti dell’evangelo di Matteo. In Matteo questo è il discorso inaugurale di Gesù, dunque quello che dà il tono e la giusta interpretazione a ciò che succede dopo.
Per alcuni commentatori le beatitudini vanno intese come un testo messianico. “Le beatitudini disegnano i tratti di una figura ideale, quella di Gesù Cristo.” E quindi divengono i tratti del discepolo, come esempio del suo maestro. Le varie categorie di beati sono chiarite riferendosi dalla vita stessa di Gesù (e dunque dall’intero evangelo).
In questo senso sono contemporaneamente annuncio di grazia escatologica e comandamenti impliciti, e non c’è una interpretazione netta in un senso o in un altro.