Quattro sono gli evangeli canonici. E tutti i documenti antichi in nostro possesso li citano insieme, nello stesso ordine, con gli stessi nomi.

Il primo nell’ordine è quello di Matteo. Guardando a quanto materiale c’è in comune con Marco, a quanto di questo appare anche in Luca, è stata sviluppata l’ipotesi che il primo ad essere stato scritto è quello di Marco e che poi Matteo e Luca lo abbiano conosciuto e lo abbiano usato per il loro. Questo è rafforzato dal fatto che sembrano seguire l’ordine dei fatti di Marco, con aggiunte e tralascino alle volte alcuni particolari di Marco.

C’è poi un’altra serie di versetti, di solito discorsivi, che appaiono in Luca e in Matteo e che hanno suggerito ci fosse una raccolta di detti di Gesù.

Ovviamente queste sono ipotesi, che alcuni tradizionalisti non seguono [Con questo termine non voglio esprimere un giudizio di valore, ma osservare che in fondo la motivazione del tutto difendibile è quella di non cambiare i dati tradizionali a meno di evidenze certe]. Però ci aiutano a pensare che nella redazione del testo entrino anche le convinzioni e i gusti degli evangelisti. Dunque perché siano accostati elementi diversi, perché si dia risalto ad alcune cose e non ad altre, oltre che le osservazioni dirette, dipendano dall’evangelista.

La chiesa antica mantenendo nel Canone quattro evangeli ha testimoniato di apprezzare questa diversità di testimonianze come una ricchezza.

Le caratteristiche generali dell’evangelo di Matteo che si possono notare sono in breve:

  • vangelo ben strutturato, c’è una struttura piuttosto chiara leggendolo, anche se commentatori si sono spinti a trovare chiasmi e altre strutture che sembrano un po’ troppo da studiosi
  • attento alle implicazioni etiche
  • scritto da un giudeo-cristiano, che conosce dunque bene le usanze ebraiche, e che proprio per la sua origine vive il contrasto con gli ebrei non cristiani molto bruscamente (Per alcuni è antisemita ante-litteram, ma Matteo era ebreo!)

L’autore Matteo secondo la tradizione sarebbe quello chiamato anche Levi, esattore delle imposte, che Gesù chiama fra i dodici. Per questo conoscerebbe bene il greco e le vicende narrate.

La datazione è per alcuni dopo il 70, la distruzione del Tempio di Gerusalemme, per altri invece anteriore anche a Marco.

Struttura

Buona parte del materiale didattico di Gesù si distribuisce in 5 lunghi discorsi, che si conclude con una formula fissa del tipo: Quando Gesù ebbe finito questi discorsi.

Alcuni vi hanno visto una struttura di 5 libri come il Pentateuco, oppure dei chiasmi, però tutte sono un po’ artificiose.

Chiaramente ci sono alcune sezioni in successione:

  • La persona di Gesù, con vangeli dell’infanzia e le indicazioni del Battista
  • La proclamazione di Gesù, con il ministero pubblico
    • Ministero verso Israele
    • Ministero verso i discepoli
  • La passione con morte e resurrezione

Alcuni articoli sull’evangelo di Matteo: