La vita è meravigliosa, diciamolo!

YouTube player

(Predicazione in occasione di un culto con battesimo) (PODCAST)

Quanto è bella la vita! Quante cose da fare e tutte da vivere avranno i nostri figli o nipoti! E anche noi, a tutte le età! E la vita è bella anche perché non solo ce l’ha data il Signore, ma anche perché il Signore ci salva, ci guida e ci dona vita eterna.

Il compito dei genitori è far scoprire la bellezza della vita ai loro figli e figlie, guidarli nel fargli apprezzare le tante bellezze del mondo nella vita, come quando gli insegni a mangiare un frutto succoso che non hanno mai provato. L’educazione non è solo imporre divieti o dare raccomandazioni, per dei pericoli che sono sconosciuti ai figli, ma far comprendere quanto la vita sia bella e straordinaria, quanto sia meravigliosa.

Non è qualcosa di automatico infatti, a volte vivendo si va fuori strada, serve qualcuno che faccia conoscere e apprezzare la vita donataci dal nostro Creatore. E quando si cresce a volte serve qualcuno che te lo ricordi, anche se anni o malanni ci hanno segnati o ci spaventano.

Non è solo questione di età. Ci sono giovani che pensano che la vita non sia poi così meravigliosa. E messi via i sogni, da adulti non si aspettano più molto dal domani, anzi. La paura e l’insicurezza per quello che succede, infatti, mina la nostra esistenza. Invece la vita donataci dal Signore è meravigliosa e sarà piena di opportunità e doni, a volte veramente sorprendenti.

E anche dinnanzi agli orrori della guerra, pur provati dai dolori, dovremmo ricordarci di quanto sia eccezionale la vita ricevuta.

Ecco, Gesù Cristo dice a tutti i cristiani –e non solo ai genitori con i figli– che questo è uno dei compiti vitali del cristiano verso tutti. E inizia usando l’immagine del sale:

«Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.

sale

Il sale è qui inteso come ciò che esalta il sapore di un piatto, cioè che ne fa risaltare i sapori e dunque rende il cibo più gustoso. Essere il sale della terra significa allora far risaltare la bellezza della vita non solo per noi, ma anche per gli altri, rendere più intensa e più speciale l’esistenza nostra e degli altri. Voi siete –ci dice Gesù– quelli che comunicano il gusto di vivere!

Essere coloro cioè che sanno far vedere la meraviglia e le meraviglie della vita, che viene dal fatto che il nostro Creatore mai ci abbandona e ci raggiunge in Gesù Cristo con la sua grazia e salvezza sovrabbondante, come ricordiamo al battesimo. E far conoscere la meraviglia della vita implica anche un adoperarsi affinché la vita sia conservata, difesa, arricchita, non sprecata.

Le persone insoddisfatte e deluse, sono state spesso confuse dalle pubblicità e da falsi stili di vita, attratti da cose vane o anche illecite, e non sanno valutare ciò che il Signore ha donato loro di bello. Come cristiani in questo possiamo essere il vero sale della vita.

Il sale per ottenere il suo effetto deve essere mescolato, diffuso nel cibo e così noi cristiani non siamo da una parte, chiusi in una chiesa, ma viviamo in mezzo alla società, non per forza dichiarandoci esplicitamente cristiani, imponendo discorsi di fede, ma agendo e vivendo con amore per il prossimo, portando positività nelle situazioni, quella positività e non negatività, che dovrebbe essere tipica dei cristiani.

voi siete

A volte non è difficile: dire che è una bella giornata e non lamentarsi, dare un aiuto disinteressato, far funzionare qualcosa o un gesto di amicizia o una gentilezza o combattere una negatività.

Alle volte sarà più difficile. Ma se il sale non sala più, cioè se il cristiano non ha più questa funzione allora nullo è il suo valore. Possiamo dubitare di riuscire a portare questa gioia di vivere intorno a noi. Gesù Cristo dice però: “voi siete”. Lo dice proprio a noi: “siete” e non “sareste” o “sarete” o “potreste essere”, ma “siete”. Anche se noi stessi magari abbiamo perso il gusto alla vita e il Signore ce lo farà ritrovare.

E dice “voi” siete. Non è che da soli dobbiamo affrontare e cambiare tutto il mondo. Insieme a tutti gli altri credenti, pur con contraddizioni ed errori, siamo sale per la società umana. Infatti, “noi siamo” grazie all’intervento di Gesù Cristo, grazie allo Spirito di Dio che soffia, grazie alla misericordia di Dio e al suo aiuto.

L’essere sale della vita è infatti legato strettamente a far conoscere la grazia salvifica del Signore in Gesù Cristo. A far conoscere la sua misericordia per le nostre situazioni e il suo intervento amorevole verso di noi.

luce

Non solo c’è una bellezza “statica” per la vita, ma c’è anche un cammino e una direzione che rendono “avvincente” la vita e qui Gesù fa entrare in campo un’altra immagine subito dopo quella del sale:

Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può essere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa.

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. (Matteo 5:13-16)

Gesù Cristo è la luce che è venuta nel mondo e che le tenebre non hanno sopraffatta, per quella luce vediamo la luce, e Gesù dice che anche noi grazie a Lui diveniamo luce. Quasi inconcepibile!

La luce illumina e ti mostra il percorso. Ti insegna a vivere non solo nel presente, nel volere tutto e subito, ma nell’apprezzare che anche il percorso che è la vita è meravigliosa. Spesso infatti si vuole raggiungere questo o quello senza criterio, ma Gesù Cristo ci mostra un cammino nuovo e tutto da fare con gioia.

Così, siamo una luce che risplende e che non deve essere nascosta, e Gesù usa anche un’altra immagine, quella della città, per parlare di una comunità.

Come viviamo in modo comunitario è anche un esempio. Come anche i genitori sono da esempio sempre per il loro figli. Non solo nella fraternità con cui ci si tratta o ci si dovrebbe relazionare, ma anche perché insieme come chiesa, siamo coloro che possono indicare la direzione verso Gesù Cristo, illuminare il cammino di vita, dare il senso di questa vita agli altri (oltre che a noi stessi).

Anche qui, Gesù dice voi siete infatti, saremo guidati dallo Spirito ascoltando le parole di Gesù Cristo.

glorifichino il Padre

“Affinché glorifichino il Padre”, termina così il nostro testo.

Cari genitori e caro padrino e madrina e cari tutti, perché glorifichino il Padre è anche il fine del ruolo dei genitori e in generale dei cristiani verso i bambini, i giovani e verso tutti. Glorificarlo significa ringraziarlo per aver compreso la ricchezza della vita donataci e la grandezza della sua grazia per noi. E quindi riconoscere che abbiamo vita e futuro grazie all’amore di Dio e che Egli ci è accanto con la sua grazia sovrabbondante.

Ed è un modo nuovo, rispetto al mondo, di vivere, mai rassegnati e sempre con speranza, che rende lieta ogni giornata. Ed è ciò che vogliamo per noi, per i nostri figli e nipoti e per tutta l’umanità. Amen