Chi salirà al monte del SIGNORE? Chi potrà stare nel suo luogo santo? L’uomo innocente di mani e puro di cuore, che non eleva l’animo a vanità e non giura con il proposito di ingannare. Egli riceverà benedizione dal SIGNORE, giustizia dal Dio della sua salvezza. Tale è la generazione di quelli che lo cercano, di quelli che cercano il tuo volto, o Dio di Giacobbe.
O porte, alzate i vostri frontoni; e voi, porte eterne, alzatevi; e il Re di gloria entrerà. Chi è questo Re di gloria? È il SIGNORE, forte e potente. (Salmo 24:3-8)
Chi può andare dal Signore senza alcun problema, così faccia a faccia direttamente? Senza timore alcuno?
In una mentalità, diciamo sacerdotale, ci saremmo potuti aspettare che si richiedessero dei criteri di purità con l’adempimento di riti speciali (com’era anche nel Tempio di Gerusalemme), invece si chiede di essere innocenti, puri di cuore e di agire con giustizia.
Con questi criteri chi può andare allora dal Signore? Infatti, il Signore non sopporta chi non è realmente giusto e perfetto, e nessun umano lo è.
Se nessuno potrà andare dal Signore, chi andrà per noi? Siamo forse senza speranza? No. Occorre qualcuno che sia un vero essere umano ma perfetto e non può essere allora che il Figlio di Dio stesso.
Solo Gesù Cristo può andare da Dio e portare dinnanzi a Lui la nostra umanità per perorare la nostra causa. Ecco perché celebriamo con gioia l’incarnazione del nostro Salvatore a Natale.
Infatti il Salmo aggiunge che “tale è quella generazione”, quelli che cercano il Signore gli sono simili. I credenti che tentano di seguire Gesù, che sono rigenerati dalla sua grazia, gli sono fratelli e sorelle. Potranno essere al cospetto di Dio, dunque, coloro che ci vanno in Gesù Cristo.