Regno sì, regno no

StefanoMeditazioneVideo10 Novembre 202440 Views

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Luca 17:20-24 Interrogato poi dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: “Eccolo qui”, o: “Eccolo là”; perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi».

Disse pure ai suoi discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, e non lo vedrete. E vi si dirà: “Eccolo là”, o: “eccolo qui”. Non andate, e non li seguite; perché com’è il lampo che balenando risplende da una estremità all’altra del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno.

(Versione audio)

Regno sì

Ai farisei che lo domandano, Gesù risponde dicendo che il Regno è in mezzo a loro, anche se non attira gli sguardi, cioè anche se non è evidente. Servono quindi gli occhi della fede per vederlo.

E la fede che occorre è quella in Gesù Cristo stesso. Infatti è Gesù Cristo che porta con la sua persona nel mondo il Regno di Dio. Però pur avendo autorità su ogni cosa, dato che non agisce con prepotenza, non è come se lo aspettavano e non comprendono.

La questione del regnare di Dio è una questione centrale per i farisei, ma anche per i credenti di ogni epoca. Non è solo questione di quando arriverà la fine dei tempi con il regno di Dio, ma del fatto stesso di come regni e di quanto sia potente il nostro Dio nell’oggi.

Questo Regno che non attira gli sguardi, dice Gesù (ed infatti lo metteranno a morte) lo vedranno solo coloro che hanno fede. E in questo non attirare gli sguardi, c’è un rimando al servo del Signore sofferente, quindi l’azione di Dio non si imporrà e sembrerà alla fine essere sconfitta, ma per chi ha fede è l’inizio del suo Regno vittorioso fin sulla morte.

Regno no

Poi dopo i farisei è la volta dei discepoli. A loro Gesù ricorda che dopo la sua Ascensione nei cieli, alle volte si vorranno giorni del Figlio dell’Uomo, ma non ci saranno altri messia. Ci sarà da resistere.

E Gesù gli dice (e dice anche a noi) di non farsi ingannare da chi dice “eccolo qui”. Come anche, possiamo aggiungere, non facciamoci ingannare da chi calcola a modo suo i giorni prima del giorno del giudizio, prima della fine del mondo. Infatti, quando il Cristo ritornerà sarà qualcosa del tutto improvviso e insieme ben visibile a tutti come il lampo nel cielo.

La domanda è allora: Dio è assente da questo nostro mondo? Sì e no, possiamo rispondere.

Certamente quando egli interviene è in maniera spesso nascosta. Attraverso lo Spirito. Questo nascosto ci fa dire che una persona è guarita grazie alle medicine e non, attraverso le medicine grazie all’intervento di Dio.

Noi viviamo dunque non nel Regno di Dio, eppure il Signore regna in maniera nascosta in occasioni e avvenimenti grazie allo Spirito santo.

Ci sono momenti poi che Dio lascia che i regni del mondo vadano avanti secondo la loro volontà. Ecco perché preghiamo: sia fatta la tua volontà. Sono periodi bui della storia umana e della nostra storia personale. E i perché che assillano la nostra perplessità non hanno risposta su questa terra.

Ma nonostante questo, pur nella debolezza rispetto al mondo, il Cristo è sempre all’opera.

Scrittura

Noi abbiamo una traccia di quel Regno che è stato in mezzo a noi. È la testimonianza della Scrittura. La Parola di Dio: Gesù Cristo, che è anche annunciata nella Bibbia.

Ciò è fondamentale prima di tutto perché abbiamo un modo per discriminare fra ciò che è in linea con Gesù Cristo e ciò che non lo è, non ci facciamo ingannare da un “eccolo qui” o là avventato.

E abbiamo così anche l’indicazione per cercare di vivere come si vive nel Regno di Dio.

Sappiamo come pregare e come vivere, sappiamo come attendere il Regno folgorante che viene. Abbiamo cioè una guida anche per i momenti bui. Il ricordo di quanto Gesù Cristo ha detto e ha fatto. E non è poco. Non siamo erranti senza pastore, la parola si prende cura di noi.

È una delle linee di pensiero della Riforma. Con il “sola Scrittura” si va a cercare di capire la nostra vita e abbiamo un aiuto per vedere come Dio è all’opera senza attirare gli sguardi.

Predicazione

È necessario però che la Parola venga annunciata (e ciò non significa solo dal pulpito…), ricordata gli uni agli altri e anche meditata, oltre che applicata. Così ci prendiamo cura di noi stessi e degli altri.

E nella predicazione della Parola, una parte centrale, come lo era per Gesù, deve essere la predicazione del Regno. Regno come annuncio di una giustizia che qui non c’è, ma ci sarà. Regno come annuncio di vita anche qui, ma che non avrà fine.

Con la predicazione –non solo dal pulpito, ma di tutti i credenti in vario modo– il Regno si estende alle persone, e germoglia nei cuori. E dà speranza.

Non è solo questione di spiritualità interiore, ma anche di azione in questo nostro mondo. Il Regno verrà solo per volere di Dio, ma noi possiamo vivere già come suoi cittadini, e in questo vivere grazie all’azione dello Spirito santo è come se ne facessimo già parte. Amen

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Blog personale di Stefano, pastore evangelico riformato. Nelle pagine varie informazioni sul cristianesimo. © 2005-2025 Stefano D’Archino CC-by-nc-nd
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