Se prendo le ali dell’alba e vado ad abitare all’estremità del mare, anche là mi condurrà la tua mano e mi afferrerà la tua destra. (Salmo 139:9-10)
Se prendo le ali dell’alba… Questo salmo usa la poesia, come è giusto che sia per un salmo, che è poesia o canto o inno. E si può ben parlare del Signore con la poesia, con immagini belle e potenti come questa.
La visione artistica della vita e dell’esistenza, infatti, non è solo un modo di parlare, ma anche un modo di conoscere le cose da un punto di vista differente, anzi di scoprire altri significati nella vita. Come con la fede.
Questo salmo parla della presenza del Signore in ogni luogo, presenza anche ai confini del mondo, e anche ai confini della nostra esistenza. Presenza benigna anche là dove si dispera Egli sia. Vicinanza reale, vicino a noi personalmente, e non solo in qualche parte del mondo. E in ogni tempo e situazione, pronto ad afferrarci per non farci cadere, per sostenerci e darci aiuto. Amen