«Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» (Atti 3:6)
Lo zoppo chiede un’elemosina e riceve guarigione! Che bello questo racconto, penso che ogni cristiano vorrebbe essere come Pietro, qui. Il problema è perché non lo siamo. O forse lo siamo?
L’annuncio della lieta novella di Gesù, come riscatto dal peccato, come annuncio di resurrezione, come salvezza, guariscono l’animo umano, solo e disperato, di ogni tempo. Anzi ricevere la grazia di Dio è più che guarigione, dato che si sta parlando di vita eterna, di salute eterna, come si diceva un tempo.
Pietro è molto attento a dire subito che non è una sua potenza o una potenza della chiesa quella che si è vista all’opera, ma che quella potenza deriva dalla fede nel nome di Gesù. Dunque, non è qualcosa che noi o la chiesa posseggano. La guarigione, l’annuncio di salvezza sono un dono di Dio e non qualcosa di automatico.
Però c’è bisogno di chi annunci e agisca, come qui Pietro. E il discorso dell’apostolo ha sicuramente effetto, perché prima di esso egli ha saputo indicare la presenza di Dio, guarendo lo storpio.
Quello era un segno della potenza di Dio. E noi sappiamo indicare i segni del Regno di Dio? Purtroppo, sia divenuti avvezzi a parlare di intervento del Signore solo se sono guarigioni miracolose e fuori dall’ordinario, invece di ringraziare Dio per il suo intervento, per la sua azione ogni giorno.
Ringraziare perché si è trovata una nuova medicina, perché l’intervento chirurgico è riuscito, perché siamo arrivati senza danno da un viaggio in automobile, perché ci siamo salvati dalla catastrofe, perché eravamo soli e un amico ci ha fatto visita, perché abbiamo da mangiare e non soffriamo la fame… perché infine il Signore ci ha fatto grazia.
Ecco allora che rendendo gloria a Dio, come continua a fare il mendicante del racconto, non solo possiamo annunciare ma anche essere ascoltati, e possiamo portare guarigione nell’animo di chi ci ascolta e quindi anche nel fisico, visto che la nostra mente e il nostro corpo sono collegati, come anche nel modo di vivere (si pensi a chi si lascia andare alle droghe, si pensi al suicidio). Dunque, abbiamo un sorprendente potere di guarigione e di prevenzione, il nome di Gesù, usiamolo! Amen