Non di pane soltanto (Matteo 4:3-4)

E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”». (Matteo 4:3-4)

Certamente questa è una tentazione di Gesù, solo il Messia può trasformare in pane dei sassi, ma in senso lato quella del pane è anche una tentazione per tutti.

Con il motivo o la scusa del dover mangiare o dar da mangiare alla propria famiglia si giustificano vecchi e nuovi egoismi. Addirittura il tengo famiglia, e quindi l’implicito l’ho fatto per farli mangiare,rappresenta la scusa di grandi e piccoli delinquenti. E quando nella società si parla di guadagni, di economia tutte le altre considerazioni sembrano dover passare in secondo piano, essere inutili orpelli.

E poi sembra che tutto ci occorra, tutto sia indispensabile, non c’è limite a quello che vorremmo, abbiamo invidia di chi sembra avere di più… a ben vedere poi abbiamo solo tanti falsi bisogni…

Non di pane soltanto…” è allora un versetto che non è solo un monito, ma anche una consolazione: dà una visione tranquilla della vita agitata da cose spesso vane. La parola di Dio, ci viene assicurato, ci fa vivere pienamente e gioiosamente. Il resto poi verrà…


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