Ci sono versetti della Scrittura che si leggono spesso. Alcuni come quelli nella lettera ai Romani al capitolo 8 sono di grande spessore teologico e, insieme, hanno la forza dell’annuncio che viene da Dio, specie per quando ci troviamo dinnanzi alla morte. La potenza di un annuncio che osa parlare dinnanzi al dolore, per dare speranza e consolazione.
Poi alle volte ti trovi a ripeterli in testa e ti accorgi di una sfumatura, che non avevi mai notato.
Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui? (Romani 8:32)
Il nostro Signore conosce il dolore della perdita di un figlio. Egli conosce il dolore insostenibile dei padri e delle madri che vedono strapparsi dalla morte un figlio, una figlia.
Ma proprio perché quel Figlio è risorto, pur nel dolore inenarrabile, abbiamo consolazione e speranza.