Affaticati dai sapienti

Gesù vedeva che ad accogliere il suo messaggio di grazia e di amore erano soprattutto persone semplici, non istruite, umili: i piccoli come li definisce. Mentre coloro che, come gli scribi e i sacerdoti, erano le persone dotte e istruite, anche nelle antiche Scritture, erano sorde alle sue parole, le rifiutavano e rifiutavano anche Gesù come Messia, come Salvatore.

Ecco allora che Gesù ebbe delle parole di lode per il Signore, perché è dalla parte dei deboli.

In quel tempo Gesù prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli.
Sì, Padre, perché così ti è piaciuto.

Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.
Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre;
poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero». (Matteo 11:25-30)

Non solo al tempo di Gesù, ma anche in seguito, nei primi secoli, sappiamo che la maggioranza dei convertiti al cristianesimo erano poveri e schiavi, solo quando la religione cristiana, si badi non la fede, ma la religione è quella che manipolavano e manipolano i potenti e i dotti per fare affari con i bisogni delle persone, mentre la fede è qualcosa che compete solo a Dio, divenne un’occasione di potere e di affari, ecco che il cristianesimo divenne di successo e arrivarono quelle deviazioni dalla semplice parola di Gesù Cristo, contro cui combatteranno ancora i Riformatori.

Ed oggi? Un anziano di chiesa, che sapeva appena leggere, mi diceva spesso che aveva visto che più le persone erano istruite più si allontanavano da Dio. Era esagerato, è chiaro, ma spesso ho sperimentato che coloro che si vantano della loro istruzione, spesso disprezzano la fede: come qualcosa di inopportuno, come qualcosa dei semplici e non dei dotti come loro si ritengono. Considerano la fede un retaggio del passato, ma non ne conoscono l’attualità.

Quando si parla di diminuzione del numero dei membri delle nostre chiese, penso che in parte dipenda proprio da questo atteggiamento di sentirsi al di sopra della fede, perché non da sapienti, non da moderni.

E d’altra parte, per reagire a questa sfida della sapienza odierna, alcuni pastori cercano di esserne all’altezza, e portano ad una intellettualizzazione della fede, che allontana molte persone e non ne avvicina nessuna.

Dono

Il problema però non è tanto nella sapienza in sé, quanto nel volere di Dio. È volere di Dio, ci viene detto, se la fede è data ai più umili e semplici.

Se possiamo anche pensare che il sapiente indurisca il suo cuore, d’altra parte la fede è dono di Dio, dono elargito a chi ne ha bisogno. Coloro che sono semplici, che sono affaticati ed oppressi, come anche li indica qui Gesù, hanno estremo bisogno dell’aiuto di Dio, che gli viene con la fede. E la ricevono in dono.

Altri invece dicono che non hanno bisogno della fede, come se la fede fosse una droga per la vita difficile. Ma non è così, tutti noi abbiamo bisogno di conoscere il nostro Creatore e il senso della nostra vita, ma alcuni si illudono di poter vivere senza Dio. È la presunta sapienza, allora, a divenire quindi una specie di droga per vivere senza DioL’esistenza di tante droghe differenti nel nostro tempo è segno dell’inadeguatezza del vivere moderno.

La fede però, si presti attenzione, non è una generica fede in un qualche Dio, ma fede in Gesù Cristo, e solo in lui. Egli conosce ogni cosa, perché datagli dal Padre. Egli la rivela e non si può andare al Padre se non per mezzo di Gesù. Qui -se vogliamo- è proprio la demarcazione fra credenti e sapienti, pronti a qualche teoria astrusa, ma non al semplice annuncio dell’evangelo: Gesù è il Signore.

Infatti, non è che noi cristiani conosciamo la risposta ad ogni mistero, ma Gesù Cristo ci ha rivelato la grazia e questo è quanto ci basta per vivere. La notizia dell’evangelo è infatti notizia che per grazia, a gratis, siamo salvati.

carico leggero

I sapienti, gli scribi e i farisei nel tempo di Gesù, mettevano dei pesi sulle spalle dei poveri e dei semplici, era la religione dei rituali e delle mille clausole.

Oggi non sono più tanto i religiosi, ma i sapienti, i medici, gli scienziati, i politici, gli industriali, gli economisti, gli ingegneri sono loro nel nostro tempo che ci mettono dei pesi sulle spalle, ci fanno vivere affaticati ed oppressi, più di quello che farebbe la vita stessa.

Il mondo corre sempre di più. I turni delle fabbriche e degli operai, come anche quello degli impiegati sono sempre più svelti. La burocrazia ci aggiunge tutte le sue complicazioni, in modo che una persona anziana non possa più cavarsela da sola. Così come per la tecnologia, che ci costringe ad imparare il funzionamento di sempre nuovi apparati, sempre più complessi, ma spesso difettosi fin dalla progettazione.

Eccola l’autostrada veloce verso la morte che diviene il nostro vivere, grazie alla bramosia di intelligenti che studiano sempre nuovi modi per arricchire chi è già ricco, ai sapienti che inventano come rendere complesso il semplice, o di chi ha elaborato come vivere in modo da avere sempre più cose e sempre meno tempo per usarle.

Ma contro questo carico che imprigiona, come economia e leggi che legano il giogo sulle spalle degli umili per farne carne da macello o buoi da uccidere con il produrre e produrre, si leva la parola dolce e insieme forte di Gesù.

Abbandonateli e affidatevi a Gesù, colui che rende leggera la vita. Ricevete la grazia di Dio, che non si compra ma vale più dell’oro. Guardate al mondo e alla vita con occhi disincantati, non pieni delle promesse fallaci dei grandi dottori, ma con gli occhi pieni dell’evangelo.

Ritrovate la gioia di vivere, fosse anche il vostro ultimo giorno. Già perché abbiamo un mondo sempre più ricco di cose e sempre più povero di gioia.

Oggi se udite la sua voce, non indurite il vostro cuore, ma abbiate vera vita e vera gioia in Cristo Gesù.


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