Sperare nella difficoltà

Può venire qualcosa di incoraggiante da un libretto che si chiama “Lamentazioni”? Se è nella Bibbia, come lo è, ci dà un grande incoraggiamento.

Il testo del piccolo libro delle Lamentazioni, nell’Antico Testamento, scritto nel primo tempo dell’esilio, è tutto centrato sulla sconfitta, sulla deportazione, sul quel momento tragico che viveva il popolo di Israele. È un testo quindi fortemente legato al quel periodo, ma che ci parla però in ogni momento in cui siamo nell’afflizione o nella tristezza. Ad un certo punto, ad esempio, dice:

È una grazia del Signore che non siamo stati completamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite; si rinnovano ogni mattina. Grande è la tua fedeltà! (Lamentazioni 3:22-23)

Non siamo stati completamente distrutti è dunque una grazia del Signore. Spesso la gente vede le cose che non vanno come causate dal Signore e quelle che vanno bene come qualcosa di scontato. Per il profeta, invece, i guai Israele se li è cercati, mentre è una grazia se non tutto è stato distrutto ed è perduto. Fa pensare che al giorno d’oggi, pur con le follie e le violenze che agitano il nostro mondo, sia ancora possibile vivere in una relativa pace e speranza di vita.

Le compassioni non si sono esaurite e grande è la tua fedeltà, dicono anche questi due versetti. Possiamo pensare alle volte che la grazia del Signore si sia esaurita, che abbiamo avuto -come dire- la nostra parte, ma ora… Invece la compassione del Signore non si esaurisce, perché Egli è fedele alle sue grandi promesse. Quando anche morissimo ciò che ci attende non è una scura landa e nemmeno un difficile passaggio, ma il Regno di Dio, meraviglioso e brillante, e l’accoglienza di Dio, che abbiamo in Gesù Cristo. La speranza cristiana non è però solo qualcosa di lontano, alla fine dei tempi, comunque sia la nostra vita, prostrata o perplessa, malata o dolorosa, il Signore si prende cura di noi, la sua presenza e intervento non si esauriscono, anzi -dice il testo- le sue compassioni si rinnovano ogni mattina. Ogni mattino che ci svegliamo dice il detto: “ha l’oro in bocca”, ma non per caso, ma per l’intervento del nostro Signore.

Questa è una buona notizia che vale per noi, per i popoli, per il mondo. Questa buona notizia è basata sulla salvezza che Gesù Cristo ci dona, sulla provvidenza del nostro Creatore e sulla forza ineffabile, ma presente ed attiva, dello Spirito santo. Per questo guardiamo al giorno che viene con speranza, senza lasciarci andare. Perché non è grazie alle nostre sole forze che viviamo, ma grazie alle compassioni del Signore che si rinnovano di giorno in giorno.


Pubblicato

in

da

Tag: